GROSSETO – Novità sugli orti in città. A comunicarle è l’assessore Giancarlo Tei. «Dopo l’adozione e le indicazioni date dal Consiglio comunale e dalla Giunta in relazione agli articoli dedicati alla realizzazione di annessi e rimessa attrezzi a servizio dell’agricoltura amatoriale, degli orti periurbani, di “campagna” e sociali, si è provveduto alla rielaborazione delle norme tecniche di attuazione che, a breve, saranno nuovamente sottoposte all’esame del Consiglio Comunale per la definitiva approvazione».
Nello specifico si prevede:
• AREE PER LA COLTURA AMATORIALE Da non intendere come Aziende Agricole. Possibilità di realizzare annessi con superficie massima di mq. 40 in legno con pergolati aventi superficie massima di mq.10. La condizione è che il fondo abbia le seguenti superfici minime, che il frazionamento sia stato effettuato prima del 28.03.2011 e che siano trascorsi dieci anni: orto/vivaio mq. 4.000; vigneto/frutteto mq. 8.000; oliveto mq. 10.000.
• ORTI PERIURBANI Per superfici minime fino a 2.000 mq. si potranno realizzare annessi di mq.20. Per superfici oltre i 2.000 mq. Annessi di mq.30. Anche in questo caso l’annesso dovrà essere realizzato in legno, soltanto ancorato al terreno, senza fondazione e piattaforma in C.A..Il frazionamento dovrà avere le stesse caratteristiche di quello richiesto per le Aree Amatoriali.
• ORTI RICOMPRESI IN AREE COMPROMESSE E DEGRADATE CON ESCLUSIONE DELLA FASCIA COSTIERA Sono aree nel territorio aperto dove, attraverso la presentazione di un progetto unitario di riqualificazione ambientale, si potranno realizzare Rimesse Attrezzi in legno aventi una superficie di 15 mq. Per fondi di superficie fino a 2.000 mq.e di 25 mq. Per fondi oltre i 2.000 mq. gli impianti di smaltimento reflui dovranno essere realizzati e gestiti in forma associate ed il progetto di recupero ambientale dovrà prevedere una riqualificazione complessiva dell’area.
• ORTI SOCIALI nelle aree destinate alla fruizione pubblica, il Comune può assegnare piccoli orti per scopi sociali. In questo caso sarà possibile realizzare un fabbricato comune a servizio dell’intera area, attraverso un progetto di iniziativa pubblica.