SCARLINO – Il meetup M5S Scarlino, in accordo con il Coordinamento contro la riapertura dell’inceneritore, ha presentato un’interrogazione al sindaco Stella ed alla Giunta di Scarlino.
«In sostanza – scrivono dal Movimento 5 stelle -, si considera l’interesse manifestato da ATO SUD (Autorità per il servizio rifiuti di cui facciamo parte) a cogestire l’inceneritore di Scarlino con effetti, detto da loro, “sicuramente interessanti sotto il profilo ambientale ed economico”».
“L’inceneritore di Scarlino non ha oggettivamente le caratteristiche tecniche per poter essere economicamente valido, oltre che disporre di tutti gli impianti a norma di legge, infatti, come evidenziato dall’Ingegnere Annino, l’inceneritore nel 2013-2014 ha “smaltito solo il 25% dei rifiuti, che nominalmente dovrebbe smaltire, ed inoltre ha convertito in energia elettrica trasmessa in rete solo il 6% dell’energia termica producibile nominalmente…”, dimostrando una radicale differenza tra le potenzialità economiche astratte e quelle reali di tale impianto».
«Infine, poichè il Comune di Scarlino fa parte di ATO SUD, in considerazione della partecipazione dello stesso Stella alla manifestazione del 4 settembre, il meetup M5S Scarlino, nell’interesse della cittadinanza, auspica che l’amministrazione non si renda complice di questo piano scellerato. Se l’intersse manifestato dall’ATO Toscana Sud, si dovesse tradurre concretamente si potrebbe avere come risultato del Concordato in Tribunale una Società Pubblica o Partecipata, quale nuova proprietaria dell’inceneritore di Scarlino, che scaricherebbe sui cittadini le perdite di bilancio che scaricherebbe sui cittadini le perdite di bilancio con bollette ancora più salate».