GROSSETO – Ancora una squadra sarda sul cammino del Grosseto. La quinta giornata del campionato di Serie D, mette al cospetto dei biancorossi l’Olbia, una delle formazioni che alla vigilia del torneo, il tecnico Giacomarro, aveva inserito tra le pretendenti al salto di categoria.
Effettivamente sinora la squadra di Oberdan Biagioni, un passato da calciatore nel Foggia di Zemanlandia, ha ottenuto due vittorie casalinghe piuttosto nette: 3-1 al Castiadas e 3-0 al Flaminia nell’ultimo turno, anche se ha steccato in trasferta, al cospetto della Nuorese, punito dalla doppietta di Cappai. Non dimentichiamoci che al fronte dei 6 punti in classifica, i bianchi sardi devono recuperare il match di apertura a Sassari, sul campo della Torres e quindi, potenzialmente, potrebbero proiettarsi a quota 9, un punto in più di quelli attualmente conquistati dal Grosseto.
I biancorossi, sinora imbattuti, hanno fatto bottino pieno in trasferta sui campi romani di Trastevere e Astrea, ma paradossalmente il “nemico” più grande lo hanno trovato in casa. Quello Zecchini che è stadio importante per la categoria, dove in un passato fin troppo recente hanno giocato calciatori di spicco in ottica serie B, ha finora rappresentato un freno per la squadra di Giacomarro. Troppa frenesia di far bene, troppa voglia di incantare e quindi di conquistare un pubblico numeroso per gli standard della categoria, per poi fermarsi e specchiarsi, concedendo così il fianco al ritorno dell’avversario.
Mentalità, concentrazione e anche umiltà. C’è chi assicura che la lezione impartita dal piccolo Lanusei, che comunque è imbattuto e ha gli stessi punti dell’Olbia, sia servita ai biancorossi. Il primo a catechizzare i giocatori è stato lo stesso Giacomarro. Ora però servono i fatti, serve quella vittoria casalinga prima che il virus si propaghi e si trasformi in malattia, come accaduto nelle precedenti stagioni, quando il Grifone ha spesso deluso sotto gli occhi del proprio pubblico. La sindrome che incombe e la paura di non farcela, si possono solo cancellare con una vittoria, ma contro l’Olbia dell’ex Beppe Giglio non sarà facile.
Sono 37 le primavere del bomber che in Sardegna è stato accolto a braccia aperte. Un ritorno che sinora ha prodotto 3 gol in altrettante, vale a dire il 50% delle realizzazioni dell’Olbia. L’altra metà l’ha messa dentro Molino. Due giocatori da tenere sotto controllo per una retroguardia biancorossa che al momento non ha convinto, incassando 6 reti in 4 partite. In tal senso però, Giacomarro potrebbe avere a disposizione Ungaro, difensore d’esperienza preso proprio per tappare le falle del pacchetto arretrato dei maremmani.