GROSSETO – Torna La Città Visibile 2015. L’evento, promosso da Fondazione Grosseto Cultura con i comuni di Grosseto, Follonica e Magliano in Toscana, apre i battenti sabato 12 settembre alle 18 con l’inaugurazione al Cassero senese di Grosseto di Utopolis, The Big Show: una grande mostra utopica senza giuria, senza premi e senza selezioni, che vede la partecipazione di tutti coloro che si sono voluti candidare non solo come artisti ma anche come curatori di piccole sezioni.
«Questa edizione è culturalmente la più matura perché rende visibile una Maremma che cammina con la forza delle proprie caratteristiche, senza indugiare sulle lamentazioni – spiega Loriano Valentini, presidente di Fondazione Grosseto Cultura -. Sviluppare la nostra storia vuol dire oggi non accomodarsi solo sul valore del passato, ma piuttosto riconoscersi nelle diversità esistenti e caratterizzarsi per generare speranza, modelli innovativi e relazioni con il resto del mondo».
Nel 2015 La Città Visibile, giunta alla sua ottava edizione, celebra una Utopolis particolare: la Città delle Donne. Grosseto mette in mostra tre artiste di livello internazionale, evidenziando la loro capacità di rielaborare miti e tradizioni per suggerire nuove modalità per abitare il presente. Al Museo Archeologico e d’Arte sarà allestita la mostra Da buio a buio di Moira Ricci. La relazione con la Maremma – sua terra di provenienza – fonda una mitografia personale in cui improbabili leggende rurali e bizzarre vicende di cronaca s’intrecciano in un immaginario denso di suggestioni.
Alla Chiesa dei Bigi esporrà alcune opere scultoree la celebre artista britannica Emily Young, invitata alla Biennale di Venezia e residente nel Convento di Santa Croce a Batignano. I suoi lavori evocano una ispirazione potente, ancestrale e mitica. Nello Spazio espositivo Cedav Elisa Biagini, una delle più importanti poetesse italiane contemporanee, presenterà l’installazione “Dare acqua alla pianta del sognare”: alcune camicie stese, rigorosamente abbottonate, racchiuderanno poesie da svelare.
«E’ una manifestazione che offre alle persone di rappresentarsi. Ciò avviene con una modalità democratica, basata su dei bandi a cui tutti possono partecipare. Quest’anno abbiamo scelto l’utopia come tema principale – precisa Mauro Papa, direttore del Cedav e coordinatore del progetto -. Daremo così la possibilità a tutti non solo di diventare artisti, ma anche curatori. Il risultato è comunque divertentee la mostra sarà partecipata come tutti gli anni».
Città Visibile prosegue poi con “2115”, una performance – promossa da Muramonamour – curata da Dynamis Teatro e basata sulla realizzazione di una Capsula del Tempo (“dispositivo ludico per l’immortalità”) destinata a essere sepolta per un secolo. La raccolta delle informazioni destinate al pubblico del 2115 animerà la città fino alla Notte Visibile della Cultura, quando la capsula verrà seppellita pubblicamente al Cassero.
«Immaginare il futuro, stabilire un modello anche utopistico e perfino sognare, sono gli ingredienti base della capacità di progettare e guardare avanti – aggiunge l’assessore del comune di Grosseto Giovanna Stellini -. In un contesto ambientale sempre più imprevedibile, serve ricordare uno dei più noti proverbi degli indiani d’America: “Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli”».
Dopo il grande successo delle prime due edizioni della “Notte Visibile della Cultura” di Grosseto, nel 2015 le Notti della Cultura triplicheranno: sabato 19 settembre la Notte Visibile verrà organizzata a Grosseto, sabato 26 settembre a Magliano in Toscana e sabato 10 ottobre a Follonica. In queste notti i musei saranno aperti e gli ingressi a tutte le iniziative culturali gratuiti. Da evidenziare che l’obiettivo di queste Notti non è semplicemente quello di attirare spettatori, ma di stimolare il pubblico locale a essere parte attiva della proposta culturale: attraverso bandi pubblici rivolti al territorio, le Notti Visibili vogliono mettere in scena comunità – città, paesi, reti di individui – nell’atto di rappresentarsi.
«Follonica sta cercando di recuperare gli spazi, gran parte degli eventi si stanno concentrando sull’ex Ilva, al centro di una grande opera di recupero – precisa Riccardo Carresi di Cantiere cultura Follonica -. Cercheremo di popolare il più possibile la notte visibile del 10 ottobre». «A Magliano l’elemento principale è il cibo – aggiunge l’assessore Mirella Pastorelli -. La serata del 26 settembre sarà molto particolare e mi auguro che venga vissuta al meglio da tutti i maglianesi e non solo, perché la cultura non può essere messa da parte».
Infine, la manifestazione chiude a Grosseto con “Città e utopia”, ciclo di incontri e presentazioni di libri sulle città possibili, “altre e altrove”: la nuova Maremma immaginata dagli architetti e dagli artisti della mostra Utopolis (finissage il 20 ottobre), il sogno di una città futurista nel manifesto di Sant’Elia (16 ottobre), l’enciclopedica e straordinaria rassegna compilata da Vincenzo Trione (24 ottobre), le trasformazioni di città e campagna nelle “memorie di carta” curate dall’Isgrec (22 ottobre).