Grosseto – Il piano territoriale di coordinamento, chiamato comunemente Ptc, presentato dalla provincia di Grosseto e stilato con la collaborazione dei 28 comuni maremmani è lo strumento che dette le regole, gli obiettivi e le strategie per lo sviluppo futuro della nostra terra.
Il territorio provinciale è stato diviso in sette aree, ognuna delle quali rappresenta un’ipotetica città che prende il nome dai simboli presenti nei comuni che ne fanno parte.
Il comune di Gavorrano è stato inserito nella “Città sul golfo e del ferro” di cui fanno parte anche Follonica, Scarlino e Massa Marittima. Un territorio con oltre 42 mila abitanti e 17 mila famiglie. Ma Gavorrano è presente anche nella “Città delle Miniere” e nella “Città dei Poderi”.
Tra le priorità individuate dal Ptc per il comune di Gavorrano rispunta l’ipotesi, che dovrebbe trasformarsi in progetto, della realizzazione di un centro termale a Bagno di Gavorrano. Per essere più precisi il Ptc parla di valorizzare l’offerta termale a partire da Bagno di Gavorrano.
L’idea di poter sfruttare le acque calde che scorrono nel sottosuolo e nelle vecchie gallerie delle miniere di Gavorrano era stata da tempo presa in considerazione. Una serie di studi di fattibilità erano stati presentati anche negli anni passati e qualcuno aveva realizzato anche dei progetti concreti per un centro termale e turistico tra Gavorrano e Bagno. Da allora è passato un po’ di tempo e in tanti si erano dimenticati di questa possibilità di sviluppo per il turismo del nostro territorio.
Con il Ptc la provincia ha rispolverato un tormentone già conosciuto. C’è da capire a questo punto quanto l’ipotesi di valorizzare l’offerta termale di Bagno rimanga un tormentone già sentito o si trasformi davvero in realtà.