SCARLINO – «La decisione del vicesindaco Moreno Radi, di distogliere dal quotidiano lavoro di estirpatura presso gli impianti sportivi di Scarlino Scalo, un operaio comunale ed inviarlo ad espiantare il terreno all’interno di una proprietà privata dove risiedono due rappresentanti del Partito democratico, conferma ancora una volta un atteggiamento spregiudicato e una condotta da parte dell’amministrazione scarlinese insolente e inaccettabile». Così in una nota Monica Faenzi, consigliere comunale della lista il coraggio di cambiare, chiede le dimissioni di vice sindaco Radi.
«Ancora una volta assistiamo a comportamenti gravi e inammissibili da parte di questa amministrazione – sostiene Monica Faenzi -, in cui uno dei due dipendenti del comune, pagati con il pubblico denaro, impegnati al Polivalente di Scarlino, viene obbligato a compiere lavori fuori dalla loro competenza e spediti a tagliare l’erba su un terreno privato in località Le Case, frazione di San Francesco, che avrebbe dovuto essere preso in carico dal comune di Scarlino, ma che tuttavia non è stato interessato dagli atti propedeutici per farlo diventare di proprietà pubblica. Sembra poi che all’interno dello stesso terreno in questione, uno degli esponenti del Pd, avesse addirittura provveduto a fornire ai condomini un cartello scritto in modo artigianale, da egli stesso, per avvisarli del prossimo sfalcio previsto alle ore 8 del 27 giugno».
«Ritengo pertanto assurdo e arrogante, l’atteggiamento dimostrato anche in questa occasione della giunta scarlinese capitanata dal sindaco Marcello Stella – prosegue la parlamentare di Grosseto -, considerando che la legge non consente e nessuno neanche ad un vice sindaco per di più con la delega ai lavori pubblici di imporre ordini a dipendenti comunali, distogliendoli peraltro dal piano di lavoro svolto quotidianamente».
«Aggiungo inoltre – precisa Monica Faenzi -, come lo stesso rifiuto a fornire pubbliche spiegazioni, da parte di Radi, a seguito delle nostre richieste sull’accaduto nel corso dei lavori del consiglio comunale del 29 luglio scorso, ribadisce l’arroganza e l’omertà di questa giunta. Per queste ragioni e per la gravità dell’accaduto, oltre che interpellare la Procura della Repubblica, insieme agli altri colleghi consiglieri della mia lista – conclude la parlamentare – chiediamo le dimissione del vice sindaco Radi, visto che ministri della Repubblica della sua parte politica lo hanno fatto per molto meno».