di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Una nuova visita alla Mabro. E’ quella che si è tenuta ieri mattina da parte di Massimo Calugi, presidente della società Missardi. Non è la prima volta che accade, perché già a marzo 2014 l’imprenditore si era avvicinato all’azienda di via Senese, quando il commissario giudiziale era Giampiero Russotto, con un piano congiunto a quello di Alessandro Calugi. In quella circostanza non fu dato seguito al progetto, al punto che Alessandro Calugi si è ormai defilato, mentre Massimo, a quanto pare, si è nuovamente fatto sotto.
Resta da valutare l’esito prodotto dal sopralluogo effettuato in azienda. Di fatto però, la visita è un segnale di continuità rispetto agli incontri che oltre un mese fa si erano tenuti tra i vertici della Regione Toscana e l’imprenditore della Missardi. Non è un caso che ad accompagnare Calugi ci fosse Roberto Rizzo che in passato ha fatto parte del dipartimento regionale lavoro-welfare. Certo è che nella vicenda Mabro, un’azienda la cui produzione è ferma da un anno e mezzo, non c’è molto tempo da perdere in chiacchiere. Servono fatti concreti e anche per questo entro il 7 agosto è attesa una risposta da Massimo Calugi in merito all’interesse riposto sull’azienda grossetana. In sintesi si tratta di verificare se la disponibilità del patron della Missardi è quella di investire sul progetto Mabro, oppure, più semplicemente, è quella di rilevare un’azienda praticamente a costo zero.
Intanto si attendono sviluppi anche dal bando di cessione dell’azienda, con il commissario Paolo Coscione che sta valutando il nuovo tentativo di collocare la Mabro sul mercato. In tal senso tutto è rimasto fermo al 18 maggio scorso, quando dall’unica busta presentata nella circostanza, saltò fuori il nome dell’advisor Hab & Jpr Privee. Da allora però, non ci sono stati sviluppi concreti e si è dibattuto soprattutto sull’eventuale proroga del bando o sulla creazione di uno nuovo, al punto che in attesa di altri sviluppi, tutto sembra essere rinviato a settembre.