GROSSETO – Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo “Regolamento per l’individuazione delle modalità di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Grosseto”. La disciplina tiene conto delle modifiche alla legge regionale 96/1996 apportate dalla legge 41/2015 con particolare riferimento all’art. 3 legato ai criteri di accesso, assegnazione e utilizzo degli alloggi.
“Ci siamo adeguati a quanto previsto dalla legge regionale – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Antonella Goretti – anche se il Comune di Grosseto adottava già gran parte delle regole attraverso delibere di Giunta. Oggi – ha proseguito l’assessore – abbiamo approvato la nostra disciplina riferendoci a quella quadro che ci è stata chiesta a livello di ambito territoriale. Ne abbiamo approfittato – ha concluso la Goretti – per snellire ulteriormente le procedure e favorire il rispetto della legalità”.
Questo regolamento nasce infatti dallo schema di riferimento per tutti i comuni rientranti nell’ambito territoriale provinciale LODE (Livello Ottimale di Esercizio) nel quale, insieme all’EPG (Edilizia Provnciale Grossetana), viene gestito il patrimonio ERP. Obiettivo quello di definire i riferimenti utili alla predisposizione dei bandi quadriennali (con aggiornamento biennale) per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare.
Ogni comune dovrà istituire la Commissione alloggi (che già esiste nel Comune di Grosseto). Quindi si interviene sulla definizione dei criteri per la presentazione delle domande. Gli uffici hanno ad esempio inserito una diversa valutazione del rapporto tra composizione familiare e tipologia di appartamento, proprio a seguito delle nuove direttive regionali che passano dalla valutazione della superificie in mq a quella del numero e della tipologia dei vani. Nel regolamento, anche facendo leva sul grado di elasticità consentito dalla stessa Legge, il Comune ha effettuato una più calzante valutazione dei termini legati alle fattispecie di sottoutilizzo o sovraffollamento.
Come previsto dalle norme, una morosità del pagamento dei canoni superiore a 6 mesi è causa di risoluzione del contratto e di decadenza dell’assegnazione.
Importante anche la ridefinizione in base alla Legge delle procedure di autocertificazione che rende più stringente la verifica di redditi e proprietà dei soggetti che fanno la domanda.
Sempre nell’ambito della legge regionale 96 modificata nei mesi scorsi, il regolamento distribuisce diversamente i pesi delle cosiddette riserve che, complessivamente, riguardano il 20% delle assegnazioni, oltre al 20% relativo alla riserva lasciata alla mobilità interna tra alloggi.
Per un complessivo 35% gli alloggi Erp possono far fronte ai casi di emergenza abitativa, per il 25% riferendosi alle famiglie sotto sfratto e per il 10% legandosi ad altre fattispecie non codificate.
Tenendo conto anche delle novità procedurali introdotte l’Amministrazione comunale sarà in grado di presentare la nuova graduatoria per l’assegnazione delle case popolari tra il mese di settembre e quello di ottobre.