SCARLINO – Le analisi di ARPAT escludono l’inquinamento da idrocarburi nel tratto di mare compreso tra Scarlino e Punta Ala a seguito dell’incendio ed inabissamento dell’imbarcazione avvenuto il 4 luglio di fronte a Punta Martina
ARPAT è stata allertata dalla Prefettura di Grosseto la sera del 3 luglio in seguito all’incendio scoppiato su un’imbarcazione e conseguente suo inabissamento nel tratto di mare antistante la località Punta Martina del comune di Scarlino, per monitorare i possibili danni ambientali provocati da tale evento.
L’imbarcazione affondata, infatti, aveva il serbatoio pieno di combustibile.
La sera dell’incendio sono intervenuti sul posto la Guardia Costiera ed i Vigili del Fuoco che immediatamente hanno circondato lo yacht da una catena di panne assorbenti, circoscrivendo così la propagazione dei liquidi fuoriusciti dalla barca .
In accordo con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino il personale ARPAT ha effettuato i controlli in mare in collaborazione con la Guardia Costiera di Follonica nella mattina successiva del 4 di luglio.
Sono stati eseguiti campionamenti in direzione Sud Est, Sud, Ovest e Nord all’esterno del perimetro delimitato dalle panne galleggianti, che bene hanno esercitato la loro funzione di intercettazione del combustibile fuoriuscito dall’imbarcazione.
All’esterno delle panne, infatti, tutti i rapporti di prova dei campioni prelevati, hanno escluso la presenza di idrocarburi totali ed aromatici.
Nella zona dove è avvenuto l’affondamento è presente una presa a mare di acqua che alimenta il dissalatore di Punta Ala, utilizzato per la produzione e fornitura di acqua potabile.
Si è proceduto a prelevare anche un campione delle acque presenti nella vasca di carico del dissalatore in collaborazione dell’Acquedotto del Fiora, le cui analisi hanno riscontrato l’assenza di inquinamento da idrocarburi.