GAVORRANO – Il giorno dopo l’approvazione in consiglio comunale dell’accordo sui gessi rossi tra comuni, sindacati, regione, provincia e Tioxide (Leggi anche Gessi rossi. Gavorrano firma l’accordo: «Avanti con Montioni, poi l’inchiesa pubblica»), il Centrosinistra Bene Comune spiega i motivi che hanno portato i tre consiglieri di minoranza ad astenersi nella votazione dell’atto. Un’astensione che dipende sia da motivi di metodo che di merito.
«Di metodo in quanto su una questione del genere riteniamo fosse necessario e giusto confrontarsi con noi dell’opposizione che rappresentiamo una fetta importante della comunità gavorranese, abbiamo cercato il confronto con questa amministrazione già dal 2014 sul tema dei gessi rossi ma si è sempre preferito rimandare e aggirare la questione. Ora, a tre giorni dal voto in consiglio, dalla maggioranza si chiede al nostro capogruppo Antonio Melillo in maniera del tutto informale attraverso un messaggio sul cellulare di vedersi per un confronto sul tema davanti a un caffè».
«Ci sembra un fatto inammissibile: rifiutiamo tale grave mancanza di rispetto istituzionale e questa totale ignoranza di ciò che significhi partecipazione».
«Motivi di merito perché nell’accordo non si menziona mai Gavorrano, si coinvolgono a più riprese i comuni di Scarlino e Follonica ma mai Gavorrano, non capendo quindi chiaramente il ruolo del nostro Comune. Di merito anche perché questo accordo è appeso a un filo, quello della sentenza della Corte di Giustizia Europea che dovrà pronunciarsi sui gessi rossi stabilendo se si tratta di normali scarti di produzione o di rifiuti speciali. Inoltre c’è da sottolineare come nell’accordo si stabilisce che Tioxide provveda a fare controlli sul sito di ripristino al fine di verificare lo stato del sito stesso per sette anni mentre noi, ritenendo questo lasso di tempo troppo breve, proponevamo che ciò avvenisse per almeno 15 anni».
«L’idea dell’inchiesta pubblica esposta dalla maggioranza è la proposta che noi come Centrosinistra Gavorrano Bene Comune abbiamo lanciato molto tempo fa, quindi qualora si procedesse in questo senso faremo uno sforzo per dotarci di mezzi tecnici e risorse umane preparate in modo da garantire il più possibile ai cittadini tutela del territorio e della salute».
«La nostra proposta inoltre, come evidenziato anche in Consiglio, dice che qualora il parere della Corte di Giustizia Europea fosse positivo e si andasse quindi a chiudere la diatriba, gli enti rinuncino alle somme spettanti per dare la possibilità a Tioxide di investire in nuova occupazione».