FOLLONICA – «Scendere dal treno e ritrovarsi alla stazione di Follonica. Capita a molti turisti che arrivano nel Golfo affidandosi alle ferrovie. Ed ecco cosa c’è ad attenderli: per prima cosa non esiste un punto informazioni nella zona vicina alla stazione, quindi i vacanzieri (italiani e stranieri) sono costretti a rivolgersi perlopiù al bar e alle attività di via Bicocchi e via Matteotti in cerca di indicazioni su alberghi, ristoranti e strade». A parlare è Sandro Marrini, candidato di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana.
«Almeno d’estate, invece, il servizio potrebbe essere attivato come avviene in molte altre località turistiche, con materiale informativo da distribuire come prima accoglienza. I disagi, poi, riguardano sia i vacanzieri sia i cittadini-pendolari quando si parla di degrado: il sottopassaggio della stazione e l’area attorno ai binari continuano a ospitare bivacchi – continua Marrini -. Un problema che va avanti tutto l’anno, così come quello dell’ascensore che funziona solo in determinate fasce orarie. Per non parlare del parcheggio che si affaccia su via Amendola: le chiome degli alberi sono talmente folte da coprire completamente i lampioni, che non bastano a illuminare una zona che avrebbe bisogno di più sorveglianza e maggiori attenzioni. Perché in quella piazza si registrano troppo spesso furti e atti vandalici ai danni delle auto in sosta».
«Inoltre servirebbero telecamere di videosorveglianza nel parcheggio, così da completare la copertura assicurata da quelle delle Ferrovie (con cui servirebbe maggiore collaborazione) e degli esercenti nella zona della stazione. Il problema sicurezza esiste: ci sono attività che in pochi anni hanno subito anche quattro furti. L’amministrazione comunale di centrosinistra aveva poi fatto delle promesse: quelle di dotare la stazione di una pensilina per i taxi, come sollecitato anche dalla lista di maggioranza Gente di Follonica, e di spostare la fermata degli autobus altrove per alleggerire il traffico nella zona. Non sappiamo che fine abbiano fatto quei progetti. E intanto – conclude Marrini – residenti e pendolari scontano le cattive scelte degli amministratori».