SIENA – Con Acquedotto del Fiora e associazione La Diana in mostra le opere dei ragazzi sull’acqua. È stata inaugurata oggi a Siena, presso il complesso museale Santa Maria della Scala, la mostra “a ritrovar la Diana”, giunta alla sua 14esima edizione e promossa dall’associazione La Diana con il patrocinio e la collaborazione di Comune di Siena e Acquedotto del Fiora. L’esposizione raccoglie gli elaborati frutto del progetto “Siena e l’acqua”, grazie a cui gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado entrano in contatto con l’inestimabile patrimonio dei bottini, e i lavori realizzati nell’ambito de “I guardiani dell’acqua”, il progetto di educazione ambientale per le scuole primarie promosso da Acquedotto del Fiora in collaborazione con le sezioni di Grosseto e Siena di Legambiente. Dopo il saluto delle istituzioni con l’assessore all’Ambiente del Comune di Siena Paolo Mazzini, la mostra è stata inaugurata da Paolo Leoncini, presidente associazione La Diana, e da Tiberio Tiberi, presidente Acquedotto del Fiora Spa, alla presenza delle classi coinvolte nel progetto; sarà possibile visitarla fino a domenica 24 maggio, negli orari di apertura del complesso museale Santa Maria della Scala (dalle 10.30 alle 18.30).
Il progetto “Siena e l’acqua” ha offerto la possibilità agli studenti di 14 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Siena e provincia di entrare in contatto con l’inestimabile patrimonio dei bottini, gli acquedotti medievali che ancora oggi riforniscono le fonti senesi. I volontari dell’associazione La Diana, dopo una lezione introduttiva in aula, hanno guidato i ragazzi in visita a un tratto del Bottino Maestro di Fonte Gaia; successivamente gli alunni hanno reinterpretato l’esperienza vissuta in modo originale e creativo, realizzando gli eleborati ora esposti al Santa Maria della Scala.
Il progetto “I guardiani dell’acqua” è il progetto di educazione ambientale promosso da Acquedotto del Fiora in collaborazione con le sezioni di Grosseto e Siena di Legambiente, che ha coinvolto circa 800 studenti delle scuole primarie delle province di Grosseto e Siena. Obiettivo principale dell’iniziativa è stato sensibilizzare gli studenti sull’importanza della risorsa acqua, attraverso un percorso educativo sui comportamenti virtuosi quotidiani che si possono attuare in ambiente scolastico e domestico. Le classi partecipanti sono state coinvolte anche in un concorso per la realizzazione di un elaborato grafico sul tema del rispetto e risparmio idrico, ispirato al titolo del progetto didattico. Gli autori degli elaborati più meritevoli sono stati premiati con una gita alle sorgenti del Fiora, mentre dopo la tappa senese al Santa Maria della Scala, tutti i lavori partecipanti al concorso saranno esposti all’interno di una mostra dedicata alla risorsa idrica, che verrà allestita durante la prossima edizione di Festambiente, il festival nazionale di Legambiente che si svolgerà dal 7 al 16 agosto a Rispescia (Grosseto).
“Quest’anno la nostra partecipazione qui si inserisce nel ricco calendario di appuntamenti promosso dal gestore,che nell’anno di Expo “nutrire il pianeta, energia per la vita” ha scelto di utilizzare come filo conduttore delle proprie iniziative il tema della “sostenibilità” al centro dell’evento mondiale di Milano – commenta Tiberio Tiberi, presidente Acquedotto del Fiora – La sostenibilità idrica e ambientale è la “missione” di chi come il Fiora quotidianamente è impegnato nella distribuzione di acqua per i bisogni dei cittadini, nella collettazione e depurazione delle acque reflue per la salvaguardia ambientale e nella promozione e divulgazione della cultura dell’acqua e del suo uso consapevole e sostenibile. Da sempre Acquedotto del Fiora promuove e sostiene i progetti rivolti ai più giovani, per far comprendere l’importanza della risorsa idrica e la necessità di adottare comportamenti virtuosi che ne consentano un uso corretto e sostenibile. Si tratta di “buone pratiche” fondamentali nella costruzione di quella nuova idea di futuro, che la Regione Toscana presenta ad Expo 2015, dove sostenibilità e qualità della vita diventano condizioni imprescindibili alla base di ogni possibile e realizzabile progetto di sviluppo.”