PITIGLIANO – Luci ed ombre per l’ospedale di Pitigliano. È quanto è emerso a seguito della visita del presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani che, accompagnato dai sindaci di Sorano Carla Benocci e Pitigliano Pier Luigi Camilli e dagli assessori alla sanità Pierandrea Vanni (Sorano) e Ugo Biagi (Pitigliano), si è soffermato sulle criticità e potenzialità della struttura.
“L’ospedale di Pitigliano – ha detto Giurlani dopo aver sostato a lungo nei reparti – ha delle notevoli potenzialità anche alla luce dei Patti territoriali firmati con l’Asl e con la Regione Toscana. Restano però delle criticità che rischiano di inficiare il lavoro svolto fino ad ora. Nello specifico, chiederemo presto una verifica di quanto previsto dal Patto territoriale in modo tale che non si retroceda da quanto è stato sottoscritto, che ha come obiettivo principale quello non solo di rafforzare i piccoli ospedali in generale ma anche di potenziarli. Mi è stato fatto notare dagli amministratori locali – ha aggiunto Giurlani – che niente ancora è stato fatto dalla Asl 9 per quanto riguarda il potenziamento delle attività radiologiche e della Tac e che per alcuni esami specialistici ci sono liste di attesa eccessive e poco giustificate. Se ci sono ritardi nell’attuazione del patto, devono essere risolti al più presto”.
Non a caso il sindaco di Pitigliano Pier Luigi Camilli ha riferito di aver chiesto, assieme ai sindaci di Sorano e di Manciano, la convocazione della conferenza dei sindaci della zona 2 proprio per una verifica sullo stato del patto. ll vicesindaco e assessore alla sanità di Sorano Pierandrea Vanni ha osservato che: “Lo stato attuale dell’ospedale non ci lascia ben sperare per il futuro perché per ora l’importante progetto di fare del presidio di Pitigliano un presidio di eccellenza di medicina integrata, non ha trovato attuazione e ci si è limitati ad una pur importante attività ambulatoriale. L’ospedale è ormai ridotto all’osso e privo di specificità, e questo rischia di essere il problema più grave”.