SCANSANO – Circa 550 specie di animali e piante rilevate in 24 ore, ma il numero è destinato a salire in quanto alcune schede saranno inserite nei prossimi giorni e sono attesi i risultati delle determinazioni che non è stato possibile realizzare in loco. Circa 200 i partecipanti e appassionati di scienza hanno preso parte attiva alla terza edizione del Bioblitz, evento unico in Toscana (e uno dei primi in Italia), organizzato da Museo di Storia Naturale della Maremma, Fondazione Grosseto Cultura e Comune di Scansano: 24 ore no-stop in una zona ad alto valore ambientale, il SIR (Sito di Importanza Regionale) Torrente Trasubbie.
«Un successo che conferma la voglia dei cittadini di conoscere meglio il nostro patrimonio naturale e la disponibilità dei ricercatori a condividere le loro conoscenze – ha spiegato Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma, che ha gestito la parte organizzativa e scientifica – Siamo soddisfatti di essere riusciti a confermare la Maremma come scenario naturale per il Bioblitz, un evento sempre più atteso e partecipato». Oltre trenta i ricercatori e gli esperti coinvolti, tra i quali rappresentanti di centri di ricerca come l’Enea, il Cnr, le Università di Siena, Pisa e Firenze. Questa edizione ha potuto inoltre vantare il patrocinio di associazioni scientifiche nazionali di prestigio, come la Società Botanica Italiana e l’Unione Zoologica Italiana.
Il via ufficiale al Bioblitz è stato dato alle 18 di sabato. Loriano Valentini presidente della Fondazione Grosseto Cultura, Sabrina Cavezzini Sindaco del Comune di Scansano, Andrea Sforzi direttore del Museo di Storia Naturale, hanno fatto partire il countdown per le 24 ore dedicate alla scienza nelle quali esperti, ricercatori e persone comuni hanno lavorato fianco a fianco per monitorare la biodiversità del SIR Torrente Trasubbie.
Grandi soddisfazioni per il team del Bioblitz che, grazie ai dati raccolti, avrà la possibilità accrescere il proprio patrimonio di conoscenze scientifiche, vero cuore dell’intera manifestazione: sono infatti oltre 550 le specie identificate tra animali, vegetali, funghi e licheni. I dati ufficiali saranno forniti dal Museo di Storia naturale della Maremma nei prossimi mesi, una volta completato il lungo lavoro di determinazione degli esemplari raccolti da parte degli esperti. E a queste specie se ne aggiungeranno dunque sicuramente altre, in quanto il team del Bioblitz è in attesa di queste informazioni aggiuntive. Se si riflette bene sui risultati, il numero di specie complessivo dell’area è davvero impressionante, a dimostrazione l’altissimo pregio ambientale dell’area scelta per il Bioblitz. Iniziative come questa trasformano un concetto troppo spesso citato astrattamente, come quello della biodiversità, in qualcosa di tangibile e “contabile”, con l’aiuto di tutti: un inestimabile patrimonio comune da conoscere e tutelare.
«Siamo soddisfatti del successo dell’iniziativa – ha detto Loriano Valentini –. La Fondazione sta cercando di radicarsi nel territorio con eventi di portata regionale e nazionale e il Bioblitz è stato un grande momento di scienza. È stato per noi un orgoglio vedere famiglie e appassionati condividere questo momento. Lo scopo della Fondazione è quello di creare occasioni culturali e scientifiche di spessore. Per questo motivo il Bioblitz è oramai diventato un evento permanente e il mio grazie va a tutti i collaboratori che in questi mesi hanno reso possibile questa eccezionale iniziativa e agli esperti e ricercatori che si hanno messo a nostra disposizione le loro conoscenze».