GROSSETO – «Accetto qualsiasi critica, ma non le fesserie che la gente scrive su Facebook». È indignato l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Monaci in merito alle polemiche sula degrado che, secondo alcuni, caratterizzerebbe le Mura di Grosseto. La polemica è iniziata quando un cittadino ha dato notizia, su Facebook, di un’antica vasca romana, divelta e vandalizzata da alcuni incivili che l’hanno presa forse a martellate fino a spaccarne un lato. «Spesso la cittadinanza si crea un’opinione sui fatti attraverso i social network e su congetture amplificate dall’web su cui però non c’è controllo sulla veridicità».
Per quanto riguarda l’antica vasca romana Monaci affeema «Appena abbiamo avuto la segnalazione abbiamo transennato la vasca e in pochi giorni è stata rimessa al proprio posto. Quello che tutti dobbiamo sapere è che un vandalo agisce in pochi minuti, noi invece dobbiamo seguire delle regole. Avvertire la soprintendenza anche per togliere e portare via i pezzi distrutti».
«Il fatto che la vasca fosse o meno distesa su un fianco non cambia la sostanza – sottolinea l’assessore Monaci -: sarebbe stata rotta ugualmente, come, probabilmente nella stessa sera, è stato spaccato il vetro di una vettura parcheggiata poco distante. Per quanto riguarda le Mura, poi, da tempo sto lavorando su una pianificazione generale, anche delle molte istanze spesso scollegate da un contesto e che pure vengono avanzate».
«Nel 2011 per le Mura disposi una pulizia fissa, qualcuno si ricorda in che stato erano prime le Mura? Un rovaio. Abbiamo messo le telecamere, e proprio grazie ad esse due settimane fa è stata ripresa una persona, che, a volto scoperto, compiva atti di vandalismo al Maiano. Non un ragazzino, come ci si aspetterebbe. Ho segnalato la cosa alle forze dell’ordine che stanno procedendo all’identificazione. Sono lieto che da parte dei cittadini ci sia tutta questa attenzione per le Mura, mi rammarico piuttosto che non ci sia stata nei decenni precedenti».
Monaci parla poi dei lavori di riqualificazione del Bastione Maiano «Siamo intervenuti su una serie di lavori che già erano stati fatti precedentemente. C’erano due cilindi in cui dovevano trovare posto degli ascensori. Un progetto non più fattibile. In uno dei cilindri abbiamo sistemato una scala a chiocciola in acciaio cor-ten così come richiesto dalla sovrintendenza. Non si tratta di “ferraccio arrugginito” come ha detto qualcuno, ma un tipo di materiale. La scala tra l’altro è un’opera pregiata realizzata da un artigiano grossetano. Il tutto sarà completato dalla realizzazione di un giardino nella piazza bassa».