di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Tra Salvini che fa turismo elettorale e Lamioni che prenderà percentuali da prefisso telefonico noi puntiamo al ballottaggio con Rossi» Stefano Mugnaia, candidato governatore della Regione Toscana appoggiato da Forza Italia e Lega Toscana – Più Toscana sa che il momento è difficile e che la frammentazione nel centro destra non aiuta, ma parla di «sensazioni forti» in merito a questa campagna elettorale. «Qui la sinistra continua a vincere perché ha organizzato una rete di interessi e consenso clientelare. Ma questo zoccolo si sta erodendo perché le risorse da spendere sono sempre meno».
«È la prima volta che viene scelto come candidato un consigliere uscente – afferma Mugnai riferendosi alla sua candidatura – questo è un riconoscimento al lavoro fatto sul territorio». Poi attacca «La nostra sanità, che comparata alle altre è sicuramente migliore, sta nettamente peggiorando: avevamo chiesto di tagliare gli sprechi e le poltrone e invece si tagliano medici, infermieri, e di conseguenza posti letto, che per gli ospedali più piccoli o marginali equivale, piano piano, alla chiusura. Il governo toscano ha trasformato i diritti in concessioni. Non è un caso che chi fa l’assessore alla sanità poi faccia il presidente, perché se gestisci un apparato che fa lavorare 55 mila persone per un bilancio di 7 miliardi di euro, di fatto, controlli un pezzetto di Toscana, e se lo gestisci con logiche clientelari, il resto è fatto».
«So che non siamo soli a proporci come forza alternativa al Pd – precisa Mugnaia -. Salvini però non è il candidato della Lega: viene e fa turismo elettorale per contare di più a Roma. Per trovare un candidato sono dovuti andare a Milano, e portare uno che di Toscana non sa nulla. Ho provato a farci un accordo, ma la Toscana per loro non conta niente, non vengono per cambiare le cose. Per quanto riguarda Lamioni, poi, è una persona in gamba, ma la politica ha delle regole: non ci si candida da soli per prendere percentuali da prefisso telefonico e proclamandosi civico quando ci sono due partiti che ci appoggiano e che a Roma sostengono il governo».
«Comunque le elezioni prevedono il ballottaggio a cui non andranno né Lamioni né Borghi e al ballottaggio ce la possiamo giocare benissimo se su di me confluiranno i voti del centrodestra». Poi Mugnai attacca di nuovo: «in quattro anni Rossi non ha fatto nulla, impegnato in una faida con Renzi per stabilire chi comandava in Toscana. Ora a pochi mesi dalle elezioni ha messa mano alla sanità e al piano paesaggistico». E sull’accordo tra Lega e Fratelli d’Italia precisa «Hanno fatto uno scambio: in Toscana il candidato è leghista appoggiato da Fratelli d’Italia e nelle Marche avviene il contrario». Sull’immigrazione conclude «Bisogna stabilire quale sia la soglia di accoglienza per una comunità. Quando venne Gheddafi in Italia con la sua tenda qualcuno ebbe da ridire, forse era di cattivo gusto, ma quella tenda impedì le tendopoli degli immigrati».
Il segretario provinciale di Forza Italia Luca Agresti ha poi presentato i candidati consiglieri «Siamo convinti che abbiamo la forza, gli strumenti e le idee di poter essere la contrapposizione a Rossi. Lo dico consapevole del lavoro svolto in questi anni anche da Mugnai. Sono soddisfatto della composizione della lista: grazie a loro che hanno accettato la candidatura in un momento non facile, ma sappiamo che proprio nei momenti difficili bisogna dare il meglio».
«Sono orgogliosa di questa candidatura – afferma Silvia Ferrini, presidente del consiglio a Monte Argentario -. Spero di diventare un portavoce della zona sud della provincia di Grosseto, che forse chi comanda in Regione neppure sa che esiste. La mia battaglia è rivolta a scongiurare la chiusura del nostro ospedale di Orbetello, costruito nel 2002 con sale operatorie all’avanguardia come merita il nostro territorio e che viene svuotato ogni giorno di più».
Parlando di sé Marco Biagioni afferma «Milito nel partito dal 1996. Quando i vertici del partito mi hanno chiesto la disponibilità a candidarmi sono stato contento e orgoglioso. Spero che la risposta dei toscani sia un punto di ripartenza anche perché il partito non attraversa uno dei momenti migliori ed è più facile scappare che rimanere. Spero che questa sia una nuova speranza.» Poi parlando del suo lavoro in Tiemme «Stiamo attraversando un momento storico importante perché la Toscana si prepara ad avere un gestore unico e ci auguriamo che resti italiano».
Spera invece di riuscire ad occuparsi della zona nord della Maremma Sandro Marrini, capogruppo di Forza Italia a Follonica, che ricorda la battaglia portata avanti «per avere un ambulatorio pediatrico nella città del Golfo. Il mio entusiasmo va aumentando. Ho fiducia in Mugnai e faremo un ottimo risultato».
Cristina Gimignani, due volte consigliere comunale con la giunta Antichi precisa «Ci tengo a ricordare che politicamente sono nata nell’Msi. Per questo credo che la politica sia partecipazione: sono una persona da semina, non da raccolto. Quando ho fatto la campagna per le regionali nel ’95 davanti avevo una Grosseto totalmente diversa: adesso c’è una città non più sicura, per questo chiedo l’intervento dell’esercito perché le forze dell’ordine sono in difficoltà. La sicurezza è al primo posto della mia campagna, assieme alla sanità e alla viabilità: noi vogliamo l’autostrada».