RIBOLLA – È morto l’ultimo minatore di Ribolla. L’ultimo, tra quelli che lavoravano in miniera nel 1954, che ancora viveva nella frazione del comune di Roccastrada. Questa mattina, alle 9, è morto Irmo Innocenti. Innocenti, 93 anni, la mattina del 4 maggio del 1954, quando scoppiò il grisù al pozzo Camorra non era al lavoro, sarebbe entrato con il turno successivo, la “gita”, così si chiamava, del pomeriggio.
Quando sentì lo scoppio, però, capì subito cosa era successo, come tutti quelli che attorno a una miniera ci vivono e ci lavorano, e corse a vedere. 43 minatori persero la vita in quello scoppio. Non riuscì più ad andare al lavoro serenamente, e alla fine lasciò la miniera e, con la moglie Pina, aprì una macelleria.
Era stato in guerra, e durante il secondo conflitto mondiale era stato prigioniero in Marocco per tre anni. Un uomo tranquillo e mite, Irmo Innocenti, amante della musica, suonava il violino (nella foto sopra, quello al centro, con due amici), ed era rimasto l’ultimo ex combattente di Ribolla. Memoria storica di tanti eventi, con lui se ne va un pezzo di storia di Roccastrada.
La salma si trova all’obitorio dell’ospedale Misericordia. I funerali si svolgeranno domani, alle 16, alla chiesa dei santi Paolo e Barbara di Ribolla.