[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=m0gXvSp1oZs&w=600]
GROSSETO – 50 milioni di euro per proteggere la Maremma dalle alluvioni e contro il rischio idrogeologico. Sono queste le risorse necessarie a finanziarie i cantieri nella nostra provincia così come mostra il piano nazionale di contrasto al dissesto idrogeologico.
A confermare la necessità di intervenire sul territorio è stato direttamente il sottosegretario alle infrastrutture Erasmo D’Angelis che oggi ha incontrato a Grosseto sindaci e amministratori della nostra provincia.
«La cosa più importante in questo momento – ha detto il sottosegretario D’Angelis – è riuscire ad avere a disposizione i progetti esecutivi per poter aprire i cantieri. Le risorse ci sono e sono risorse vere. Lo scorso 20 febbraio il Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) ci ha consegnato 600. Siamo lavorando su scala nazionale e con le regioni su come ripartire queste prime risorse. A queste poi se ne aggiungeranno altre, altri 600 milioni, che dovrà però deliberare il parlamento».
A livello nazionale sono circa 7000 le opere che sono state inserite nel piano di contrasto al dissesto idrogeologico: si va dalle casse di espansione ai nuovi argini, dal consolidamento delle frane alla messa in sicurezza di aree collinari e montane.
Un piano molto ambizioso, ma «possibile», dice D’Angelis. «La spesa complessiva è di 21,5 miliardi di euro, ma il nostro paese ce la può fare».
D’Angelus infatti ha spiegato che per il momento sono già stati accantonati 9 miliardi: 5 dal fondo di coesione, 2 da fondi europei e regionali, 2 da fondi non spesi.
«Quello che dobbiamo fare – ha concluso D’Angelis – è riuscire e mettere in piedi un sistema per cui non appena l’opera arriva a cantiere viene attivato il finanziamento necessario».