di Sabino Zuppa
ORBETELLO – «Negli ultimi anni in Provincia di Grosseto abbiamo subito un aumento considerevole delle tariffe regionali di acqua e rifiuti, a cui non è corrisposto un aumento proporzionale della qualità dei servizi offerti: anzi sono aumentati i disservizi e le inefficienze. Ma almeno il diritto alla salute speravamo non fosse messo in discussione. Invece, purtroppo, non è così».
Così tornano nuovamente sulla scena politica orbetellana i Moderati Uniti per il Cambiamento, a distanza di qualche giorno dalla loro ultima esternazione.
«Con l’accorpamento sotto un unico ente delle tre Asl di Grosseto, Arezzo e Siena temiamo che la qualità delle prestazioni mediche erogate ai nostri concittadini subirà un grosso peggioramento. E’ indubbio – continuano loro – che unire un’area talmente vasta per estensione, ma con pochi cittadini sotto un unico ente, produrrà sicuramente una serie di disservizi sanitari per i cittadini orbetellani. La spinta neo centralizzatrice regionale sulla sanità , infatti, vede Firenze raccogliere tutte le eccellenze sul proprio territorio ignorando o ponendo in secondo piano i bisogni dei cittadini delle altre Province toscane ed in particolar modo quelli della bassa Maremma».
«Le nostre obbiezioni, esaminate e discusse recentemente le problematiche del settore sanitario, sono mirate al fatto che si debbano tenere in considerazione logiche di un sistema salute asservito alle specificità dei territori, ai bisogni dei cittadini e alle aspettative dei professionisti. Per questo chiediamo che l’ospedale di Orbetello non subisca ulteriori tagli, così come accaduto negli ultimi decenni a causa di una connivenza pericolosa tra direzione Asl e politica locale, ma soprattutto che si potenzino alcuni servizi sanitari. Ed ancora chiediamo che si assicurino le prestazioni della chirurgia, della rianimazione, della neurologia e della oncologia, con la sostituzione del personale andato in pensione o in mobilità e che si potenzi l’ortopedia cosi come previsto nei Patti Territoriali firmati nel luglio 2013. Per questo – concludono i Moderati – gaurdiamo con favore tutte le iniziative civiche e politiche, come la raccolta firme dell’osservatorio della sanità, che permettono di tenere alta l’attenzione sul San Giovanni di Dio».