di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un Rolex, un Bulgari, e chissà cos’altro. Sono solo alcuni degli acquisti fatti on line da un uomo di 28 anni che si era impossessato delle carte di credito di alcuni maremmani. Le indagini erano partite dopo la denuncia di un grossetano che si era visto addebitare un addebito da 2 mila euro per un acquisto on line di un orologio Rolex usato.
L’uomo aveva raccontato che un paio di settimane prima aveva trovato, nella cassetta della posta, la propria carta di identità con la carta di credito. Aveva pensato di averla perduta davanti casa e che un vicino gliela avesse riportata e non si era allarmato. Sino al momento dell’addebito dei 2 mila euro.
Gli uomini della Polizia postale avevano rintracciato il venditore, un gioielliere di Roma che per un disguido non aveva ancora inviato l’orologio e avevano bloccato tutto. Si erano fatti dare indirizzo e numero di telefono lasciato dall’acquirente. Uno degli agenti si era travestito da postino e era andato a suonare. Nel momento in cui non aveva ricevuto risposta (la casa era infatti disabitata), aveva chiamato il cellulare che era stato lasciato. Il truffatore aveva detto di essere vicino ed era arrivato per la consegna (effettivamente abitava poco distante). Al momento della richiesta dei documenti aveva detto di non averne dietro e aveva firmato a nome del grossetano. A quel punto è scattata la denuncia per ricettazione, truffa ai danni di due gioiellieri, sostituzione di persona e indebito utilizzo delle carte di credito. Una volta effettuata la perquisizione i poliziotti sono risaliti anche ad altri reati analoghi.
L’uomo, nato e residente a Grosseto, anche se di origine bielorussa, aveva fatto un acquisto anche con un’altra carta di credito, con cui aveva preso un orologio Bulgari in acciaio da 800 euro, sempre usato e sempre on line. I portafogli e i documenti erano stati rubati dalle auto in sosta. Poi il ladro aveva aperto un account paypal a nome dei legittimi proprietari delle carte di credito. Questo serviva per gli acquisti e se nel frattempo la carta veniva bloccata i commercianti si ritrovavano con un pugno di mosche, come era successo al gioielliere del Bulgari.
Durante la perquisizione la polizia ha sequestrato un certo numero di portafogli da uomo, alcuni tablet e la scatola di un computer che potrebbe essere stato acquistato nella stessa maniera.