di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Si riapre il dibattito di protesta sul funzionamento dell’ospedale di Orbetello, dopo le proteste sui social network di alcuni genitori che hanno, ancora una volta, puntato il dito sull’assenza notturna del pediatra all’ospedale lagunare. Un brutto dato di fatto che costringe le famiglie, nei casi di emergenza, ad andare fino a Grosseto.
E’ partita anche una raccolta di firme sull’argomento, proprio in Laguna, ed al riguardo giungono subito le rimostranze della politica: «Una situazione vergognosa ed insostenibile. Eppure, tra la dichiarazione dell’assessore regionale alla sanità Marroni “I patti territoriali sono scritti nel bronzo – mettono in sicurezza i piccoli ospedali” (Ottobre 2014) e quella del sindaco Paffetti, presidente dell’articolazione zonale sindaci delle Colline dell’Albegna, “Difendiamo col coltello la sanità” (Febbraio 2015) sembrano passati secoli ed invece sono soltanto quattro mesi – dice il vice-segretario provinciale di Forza Italia, Roberto Berardi – sufficienti però a gettare nel panico il servizio sanitario pubblico del nostro territorio ed a far capire che i patti territoriali sono una tragedia».
«Noi li abbiamo sempre contrastati fin dall’inizio, richiedendo anche un consiglio comunale ad hoc per discutere pubblicamente ed in modo trasparente del futuro dell’ospedale di Orbetello, non concesso in modo a dir poco arrogante dal sindaco Paffetti. Basta poco, basta fare un giro per i reparti, per il pronto soccorso, nelle postazioni del 118, parlare con gli addetti ai lavori per rendersi conto delle carenze e disservizi a cui vanno incontro sia i pazienti sia il personale sanitario. File interminabili al pronto soccorso, carenza di posti letto, personale costretto a doppi turni, pediatri addirittura a mezzo servizio, sono il risultato sotto gli occhi di tutti dei cosiddetti patti territoriali firmati in tutta fretta, dal sindaco Paffetti in primis».
«Non serve il bronzo, non serve il coltello serve solamente il buon senso – conclude lui – serve un polo ospedaliero d’eccellenza con ortopedia e chirurgia al top, pediatria h24, ampliamento delle specialistiche ambulatoriali e creazioni ex-novo di nuovi servizi. Questa è la strada per far si che l’ospedale lagunare abbia un futuro, questa è la strada per offrire ai cittadini un servizio sanitario pubblico davvero degno di tale nome».