MAGLIANO IN TOSCANA – «Per l’ennesima volta il consiglio comunale di Magliano in Toscana è finito in bufera grazie all’arroganza, all’incapacità e all’infantile comportamento del sindaco Diego Cinelli». A parlare è il consigliere di opposizione Salvatore Condipodaro Marchetta.
«All’ordine del giorno dell’assemblea il primo cittadino aveva inserito la modifica dello Statuto comunale, modifica alla quale le minoranze non hanno partecipato essendo state escluse categoricamente dalla discussione che di norma dovrebbe precedere il consiglio comunale – prosegue Condipodaro Marchetta -. Per questo l’opposizione ha fatto presente giovedì pomeriggio di non essere disposta a trattare quella proposta di delibera, che avevamo chiesto di ritirare, ma come sempre abbiamo parlato al vento, preferendo abbandonare l’aula. Non solo non siamo stati coinvolti nell’elaborazione di un atto così importante per il Comune di Magliano, ma oltretutto la modifica non è stata elaborata sullo Statuto del 2004 (ultimo approvato in ordine di tempo), ma su quello del 2001, dove tra l’altro non era ancora presente la commissione pari opportunità che adesso grazie all’arroganza della maggioranza non esisterà più».
«C’è dell’altro: come abbiamo fatto presente durante il consiglio, alle minoranze sia la convocazione dei capigruppo precedente all’assemblea, sia la modifica dello Statuto sono state comunicate in modo anomalo rispetto a quanto accade solitamente. Di norma riceviamo le comunicazioni sia all’indirizzo di posta personale che in quello istituzionale, stavolta “stranamente” il messaggio è arrivato solo nel secondo canale, quando nessuno della minoranza ha firmato documenti che autorizzino il municipio ad inviare solo nella mail istituzionale le varie informative – prosegue l’opposizione -. Nessuno di noi è stato contattato telefonicamente, nessuno di noi sa che cosa è stato discusso nella riunione dei capigruppo, nessuno di noi è stato preso in considerazione. Questo atteggiamento poco democratico fa intendere bene il comportamento dell’attuale giunta e in particolare del sindaco: mentono sapendo di mentire, continuano a fare errori su errori non ascoltando mai i suggerimenti delle minoranze ma andando sempre avanti a testa bassa danneggiando lo stesso Comune, come giovedì, quando senza motivo è stata eliminata la commissione pari opportunità. Governare non significa calare dall’alto decisioni, ma sapere ascoltare e qualche volta cambiare direzione per il bene della comunità. Magliano deve sapere che cosa sta accadendo in municipio prima che sia troppo tardi».