GROSSETO – Sull’autostrada poche certezze e molti rinvii e il destino della Tirrenica, ancora una volta, rimane appeso ai “se” e ai “ma”. Questo almeno è quello che emergerebbe dall’incontro di oggi a Roma, al ministero delle infrastrutture, tra il ministro Maurizio Lupi, il viceministro Riccardo Nencini e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci.
Una riunione a tre che di fatto ha portato soltanto ad un nuovo rinvio. «Acclarato che entro fine mese dovrebbero essere definiti gli assetti societari della Sat (Società Autostrada Tirrenica) – si legge in una nota del ministero – , si è convenuto di convocare per la prima settimana di marzo la Regione Toscana per definire i passi successivi dell’iter per la definitiva decisione sul completamento della Livorno-Civitavecchia».
Insomma, potremmo dire, ci siamo. Nulla di fatto e per sapere se il tracciato tra Rosignano e Civitavecchia vedrà mai la luce si dovrà attendere adesso l’ennesimo incontro, questa volta alla presenza della regione Toscana. Forse ci sarà proprio Enrico Rossi che qualche giorno fa ha ribadito la necessità della autostrada tirrenica per la Maremma.
La posizione di Orbetello – Una Tirrenica moderna e sicura. Così il sindaco di Orbetello Monica Paffetti torna a chiedere un impegno concreto sul futuro del corridoio che unisce Livorno e Civitavecchia.
«Se l’Aurelia così come è non va – dice oggi la Paffetti – è anche vero che un’autostrada in Maremma non si realizza con le prove di forza. Ci vogliono investimenti e condivisione con la popolazione».
«È necessario sanare una vicenda – aggiunge la Paffetti – che, a mio parere, è vergognosa: dopo quasi cinquanta anni di storia del corridoio tirrenico, credo che sia arrivato il momento di fare ordine. Tra piani ambiziosi, innumerevoli progetti “definitivi”, inutili, lenti e modificati all’infinito, l’unica cosa che rimane è la cifra enorme che tutti noi cittadini abbiamo dovuto sborsare.
«Considero indispensabile ascoltare la voce di chi è espressione democratica dei territori sui quali quella infrastruttura avrà le ricadute più dirette. Per questo è necessario chiedere allo Stato un progetto condiviso da tutti, anche dalla Regione: le ultime aperture di Rossi sulla realizzazione di una strada a quattro corsie può essere un ottimo punto di partenza».
Le critiche di Sel – Sulla Tirrenica è intervenuto oggi anche il senatore di Sinistra Ecologia e Libertà Massimo Cervellini, vicepresidente della Commissione Lavori pubblici. «Evidentemente il Governo va avanti, del tutto indifferente al legittimo dissenso più volte espresso dagli enti locali e dai cittadini del territorio interessato, che noi di SEL abbiamo strenuamente difeso e continueremo a difendere, sostenendo che in questa vicenda la concertazione è il passo fondamentale per arrivare a politiche concrete di tutela dell’equilibrio idrogeologico e paesaggistico dell’area. Sul mancato confronto con gli enti locali e il mondo associativo ho più volte chiesto – inutilmente – al ministro di rispondere, in particolare sulla sostenibilità ambientale ed economica dell’intero progetto, e sulla necessità di vigilare sulle convenzioni e sugli appalti per la realizzazione dei lavori».