MONTE AERGENTARIO – «Il nostro sindaco, insieme a giunta e maggioranza, ormai in barba alla trasparenza ed all’informazione, con la solita arroganza che ha distinto la sua (non) azione politica, zitto zitto si sta vendendo la scuola del De Amicis». A lanciare l’allarme sono Azelio Bagnoli, Viviana Lauro, Danilo Cerulli, Anna Poggioli del gruppo consiliare Noi per Monte Argentario.
«Non contento di averci già provato una volta, naufragando vistosamente di fronte al giusto dissenso dei genitori, ha riprovato a farlo – prosegue l’opposizione -. Ma stavolta si è preparato la scusa, semmai ci fosse una nuova sollevazione di madri e padri: si apprende che con una lettera mandata al ministero dell’istruzione e al provveditorato agli studi, vuole chiudere il plesso del De Amicis per trasferire tutte le elementari alle attuali medie, ed indirizzare tutti i ragazzi delle medie inferiori all’attuale complesso dell’Appetito. La motivazione dell’operazione è quella della mancanza di soldi».
«Chiaramente, mancano i soldi per un adeguamento di una, ma si trovano per fare i lavori a due scuole – affermano ancora i consiglieri -. Chiaramente si chiude una scuola, senza sapere quale sarà la futura destinazione. Il signor sindaco, la sua giunta e la sua maggioranza hanno già un’idea del prossimo utilizzo dell’immobile, pensano ad una vendita oppure brancolano nel buio come sempre? Chiediamo: Dov’è la tanto sbandierata trasparenza? Perché non si trovano 30mila euro per una scala antincendio al De Amicis, ma si trovano molti più soldi per gli adeguamenti delle altre due scuole? Qual è il fine ultimo? Risparmi?»
«Non basta spendere una miseria per le scuole sia nella loro manutenzione (tanto decantata meno di un anno fa, ma che non ha visto una singola operazione) e fregarsene totalmente dei progetti didattici – si legge ancora -? Sperando che ci siano risposte – e che non siano i soliti scarica barili ai dirigenti – e non ulteriori rimandi, aspettiamo di capire cosa hanno nella testa i nostri governanti comunali. Anche se un consiglio ci sentiamo di darlo: il sindaco studi qualcos’altro la prossima volta… perché anche stavolta troverà i genitori a difendere i diritti di quella generazione che proprio l’amministrazione Cerulli, vuole senza futuro».