FOLLONICA – Si è aperta ufficialmente a Follonica l’edizione 2015 del carnevale del Golfo. Come vuole la tradizione ad inaugurare la tradizione della kermesse che ogni anno vede protagonisti gli otto rioni della città e i loro carri allegorici, è stato Re Carnevale.
Quest’anno il re del carnevale si chiama Osvaldo Re Fullone, emerito Lucumone di Follonica. Si tratta di Osvaldo Saragosa ed è un follonichese “doc”.
E’nato in riva al golfo in via Fratti, di fianco alla casa della Finanza – Piazza del Popolo, nel 1948.
Figlio di Paolina e Tripoli Saragosa, famiglia conosciutissima in città come gli altri Saragosa, per tanti anni ha abitato nel rione di Pratoranieri. La moglie Patrizia Bonamici, anche lei nata a Follonica, gli ha dato due figli Katia e Diego Saragosa.
Osvaldo è stato per una ventina di anni dipendente delle acciaierie piombinesi. Poi si è messo in proprio quale abile artigiano di prodotti plastici, nella lavorazione del ferro e nei più svariati settori tecnico manuali. Da pensionato partecipa alla vita sociale e culturale di Follonica presso i capannoni del carnevale e nell’allestimento della luminaria a mare di mezz’agosto. Fa parte della Protezione Civile in qualità di vicepresidente coordinatore della sezione di Scarlino e presiede la vigilanza della spiaggia e del mare del golfo, insieme ad altri attivi cittadini.
Ecco il discorso di apertura di Re Carnevale.
Io Sottoscritto,
OSVALDO RE FULLONE, emerito Lucumone di Follonica e delle arcaiche fonderie di Rondelli, Val Petraia e Poggio Fornello, sono qui tra voi discendente dell’antico e nobile popolo etrusco per illuminarvi sul volere degli dei.
Questa è sempre stata una città laboriosa e felice, da millenni noi vi abbiamo costruito quelle che sono state le premesse dell’economia moderna, i forni per fondere il minerale di ferro elbano, che in questa terra ha lasciato il segno più profondo. Sempre ha rispettato le leggi e le tradizioni, che ne hanno fatto un vanto ed una bandiera.
Lo stesso nome ricorda le sue origini etrusche e ne nobilita la fama, ammirabile anche al museo Magma, nell’Ilva.
Oggi però dobbiamo riscontrare alcune storture che ne minano la rinomanza e rischiano, se non raddrizzate in tempo, di gettare un’ombra su quelle virtù.
Cominciamo dal nostro mare che, a fronte delle varie bandiere blu, viene impoverito con uno sfruttamento più che intensivo da chi non si rende conto che non è eterno e che anch’esso si consuma, e con esso tutti i suoi abitanti, che per noi sono cibo.
Per passare poi alla nostra terra, da secoli elargitrice di beni e di riposo per contadini che l’hanno arata e lavorata, e da cui si ricavano frutti per la sopravvivenza, come viene maltrattata, da quante schifezze vi vengono buttate, quanta incuria nel rispettarla !!!
Ed infine i suoi abitanti, nati o immigrati, che dovrebbero essere grati a nostra madre natura per il luogo che ci ospita, col suo mare, il golfo, il sole, tutti doni che non sempre siamo consci di avere. Che ci dovrebbero far vivere felici e solidali, ma che spesso ci vedono egoisti e litigiosi.
Ma la genia è ancora sana, siamo ancora in tempo a ritornare agli antichi fasti.
Ed è con questa esortazione che oggi diamo inizio al carnevale 2015.
Gioiamo e divertiamoci, i carri e le maschere sono la nostra resurrezione, la nostra felicità, specie dei piccoli, ma anche degli adulti, godiamoci questa magica atmosfera e …. .. BUON CARNEVALE A TUTTI.
Re Osvaldo Fullone di Rondelli Gran Lucumone
(cliccare una volta per aprire e ancora una volta per ingrandire. tutte le foto sono di Giorgio Paggetti)
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