GROSSETO – «Una riforma delle Camere di commercio che veda un livello organizzativo, per gli adempimenti amministrativi, almeno di livello regionale, ed una forma di governance e di rappresentanza territoriale, per le funzioni di promozione economica, da garantite a livello locale». Questa la posizione espressa da Confindustria Grosseto, per voce del presidente Mario Salvestroni in merito all’accorpamento delle Camere di commercio. Soluzione che interessa anche il territorio grossetano. «Oggi, come sappiamo, è aperto il dibattito per il processo di accorpamento delle Camere di Commercio e riteniamo, nel rispetto e comprensione delle diverse possibili opzioni verso cui la Camera di Commercio di Grosseto può orientarsi, siano opportune delle riflessioni – spiega Salvestroni – . Crediamo che un tema come questo debba essere caratterizzato da un ampio dibattito che coinvolga tutti gli attori economici del territorio e non svolgersi esclusivamente nei legittimi, ma pur ristretti, organi camerali».
«Le attuali ipotesi in campo, ovvero un accorpamento con le Camere di Siena e Arezzo, o viceversa l’opportunità di accorpamento con la Camera di Livorno, rappresentano tutte e due ipotesi che hanno dei punti forti e delle possibili debolezze – precisa il presidente di Confindustria -. Per quanto ci riguarda è naturale pensare che in questa fase un accorpamento nell’ambito della Toscana del sud appare come un ulteriore importante tassello, teso a creare una realtà economica che trovi nella possibile nuova Camera di Commercio della Toscana del sud il naturale referente istituzionale per le categorie economiche».