di Sabino Zuppa
SATURNIA – Ci sarà bisogno di un grosso sforzo di promozione turistica per far uscire l’indotto termale di Saturnia dalla grave crisi di presenze turistiche che lo ha colpito nell’anno 2014 dove, non solo l’ultimo trimestre autunnale durante il quale si è verificato il crollo e la conseguente inagibilità delle cascate del Molino, ma anche i mesi estivi di alta stagione hanno visto diminuzioni molto elevate, con valori di -8,45% per le presenze da giugno a settembre e del -6,97% degli arrivi nello stesso periodo, con permanenza media estiva di soli tre giorni.
Questo risulta, infatti, dai rilievi fatti dagli uffici statistici della Provincia di Grosseto (mancanti al momento di alcune rilevazioni del mese di dicembre) che confermano che, purtroppo, nemmeno le recensioni eccezionali di Lonely Planet, fatte ad inizio 2014 con le terme di Saturnia inserite nell’elenco dei miglior 20 bacini termali del mondo, sono bastate a fermare un’emorragia molto preoccupante di turisti dalle oltre 200 strutture di accoglienza presenti nel Comune di Manciano, delle quali circa 118 agriturismi.
Un trend negativo che è stato senz’altro condizionato dal meteo e dai tragici fatti conseguenti alle alluvioni di ottobre, quando ci furono gravi danni anche allo stabilimento termale di Saturnia ed, appunto, alle cascate del Molino: per i tre mesi conclusivi dell’anno, infatti, le statistiche confermano la crisi e lo sconforto degli operatori con più di 5000 pernottamenti unitari mancanti per ottobre (-36%), poco meno di 5000 per il mese di novembre con un -47,95% e circa un -30%, non ancora definitivo ma quasi, per il computo delle presenze turistiche del mese di dicembre.
Un bollettino di guerra che disegna così un’annata da dimenticare con un –11,78% totale di presenze turistiche ( date dalla sommatoria delle notti che ogni singolo turista ha trascorso in loco) ed un -5,35% di arrivi durante tutto l’arco dell’anno, pari a quasi 4000 visitatori in meno che hanno messo piede all’interno dei confini del territorio del Comune di Manciano. Unico dato positivo dell’anno era stato identificato dai ponti primaverili quando c’era stato un incremento del 10% delle presenze in arile ed un dato positivo anche per il mese di maggio.