di Daniele Reali — Tweet to @Daniele_Reali
FOLLONICA – Regole precise e nuove prospettive di sviluppo per l’economia legata la mare nel Golfo di Follonica. Sono queste le novità introdotte dal piano di gestione della pesca, recentemente predisposto grazie alla collaborazione tra i comuni di Follonica e Scarlino e la Capitaneria di Porto.
Un’iniziativa che ha visto l’adesione di 17 operatori professionali su 18 tra quelli che svolgono la loro attività nel mare del Golfo e che hanno come base il porto del Puntone. Il loro contributo è stato molto importante perché proprio grazie alle loro indicazioni, ma anche alle loro rinunce, è stato possibile scrivere un regolamento che, come ha spiegato l’assessore al mare Alberto Aloisi, consentirà di raggiungere un duplice obiettivo. «Da una parte si potrà tutelare l’ambiente e il nostro Golfo – ha detto Aloisi – e dall’altra si getteranno le basi per nuove opportunità legate all’economia del mare. Si tratta di un primo passo per guardare il nostro Golfo come un’opportunità di sviluppo».
Negli ultimi anni il mare si è molto impoverito e la presenza di pesce si è ridotta notevolmente. Per questo c’era bisogno di un intervento che tutelasse l’ambiente e che desse una garanzia ai pescatori.
Ma cosa prevede il piano? Di fatto si tratta di una serie di prescrizioni che andranno a regolare le attività di pesca di tipo professionale nel mare del Golfo di Follonica. Ci saranno per esempio periodi di fermo pesca, le uscite in mare saranno organizzate anche per tipologia di pescato, ci saranno limitazioni alla quantità che potrà essere prelevata così come ci saranno indicazioni precise sulle dimensioni delle reti e delle attrezzatura dei pescherecci. Tra le tante prescrizioni previste ci sarà l’obbligo di utilizzare nasse in materiale biodegradabile.
«Dopo il maxisequestro compiuto ad ottobre scorso (Leggi anche: I sub scoprono le nasse, la Guardia costiera ne sequestra 600. Multe da migliaia di euro – FOTO E VIDEO) – ha detto il comandante dell’ufficio locale marittimo di Follonica capo Riccardo Federighi – abbiamo lavorato insieme con le amministrazioni e con i pescatori. Siamo arrivati alla definizione di un piano che migliorerà le attività dei pescatori e anche i loro rapporti».
Il piano per la gestione della pesca adesso dovrà seguire un iter abbastanza lungo, ma è possibile che entro il 2015 entri in vigore. Dovrà infatti essere approvato dalla regione Toscana e poi ottenere la ratifica da parte del’Unione Europea. Una volta in vigore potrà dare la possibilità di accedere a finanziamenti comunitari e rappresentare anche un’opportunità di sviluppo.
Tra i progetti potrebbero nascere anche nel Golfo attività di pesca turismo.