di Daniele Reali — Tweet to @Daniele_Reali
GAVORRANO – Da oggi il Parco delle Colline Metallifere è senza un presidente. Scadeva oggi infatti il mandato di Luca Agresti, che ha guidato il geoparco nella sua seconda fase dopo la presidenza di Hubert Corsi.
Da tempo, nei sette comuni del Parco, si parla del successore di Agresti, ma ad oggi non è arrivata nessuna nomina dal ministero dell’Ambiente e questo lascerebbe pensare ad un’impasse legata al mancato accordo tra i vari territori per la scelta di un nuovo presidente.
Nelle scorse settimane sono stati diversi i nomi tirati in ballo per andare a ricoprire una carica prestigiosa, tra l’altro in un momento fondamentale per il Parco e per il suo futuro.
Ma il gioco del “toto presidente”, almeno nell’ultimo periodo si era ridotto ad un ballottaggio tra l’ex sindaco di Massa Marittima e fino ad oggi vicepresidente del Parco, Lidia Bai, e il centrista Salvatore Acquilino, presidente della Pro Loco di Gavorrano, ma vicino anche alle istanze follonichesi.
Un ballottaggio che fino ad oggi, forse, ha impedito che si arrivasse ad una soluzione condivisa al punto che da Roma ancora non è arrivato nessun segnale.
Luca Agresti, oggi coordinatore provinciale di Forza Italia, fu nominato dal ministero all’epoca del governo Berlusconi e oggi con un esecutivo ampiamente rappresentato dal Pd, ci si aspettava che non ci fossero problemi per la scelta del nuovo presidente visto anche la vocazione politica delle Colline Metallifere: il Pd governa in tutti i comuni del Parco e ha addirittura sei sindaci su sette. Insomma la successione di AGresti sarebbe dovuta avvenire senza ripercussioni e invece, per ora, nessuno ha sciolto le riserve.
Una situazione che potrebbe aprire anche un altro scenario, inatesso fino a poche settimane fa. In mancanza di un’indicazione chiara dai territori, il ministero potrebbe anche prorogare per un periodo di tempo il mandato di Agresti anche alla luce dei buoni risultati ottenuti durante la sua presidenza come per esempio la conferma delle Colline Metallifere nella rete europea dei geoparchi, riconosciuta dall’Unesco.