CINIGIANO – «Contro ogni legge, contro ogni prassi, contro lo stesso statuto, il sindaco e la maggioranza del Comune di Cinigiano negano alla minoranza il diritto della funzione di controllo sugli atti dell’amministrazione comunale, per altri atti che potrebbero essere in collisione con la trasparenza, la legalità e la correttezza ci siamo dovuti rivolgere, come minoranza, agli organi esterni: Procura di Grosseto e Procura della Corte dei Conti di Firenze». A parlare è Giovanni Barbagli, consigliere della lista civica A/Gente comune.
«La legge 19/2012 prevede l’adozione del piano per la prevenzione della corruzione con adempimenti come: adozione dei PTPC, adempimenti di trasparenza, codici di comportamento, rotazione del personale, obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse, disciplina specifica in materia di svolgimento di incarichi di ufficio, disciplina specifica in materia di conferimento di incarichi dirigenziali, incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali. Ce n’è abbastanza – conclude Barbagli – per chiedere cosa è stato fatto a Cinigiano e perché persistono atteggiamenti, atti e decisioni che fanno a cozzi con il piano contro la corruzione, da qui la mozione che abbiamo presentato».