GROSSETO – Le Rsu di Eurovinil e le segreterie provinciali di categoria sono sconcertate dalla politica di relazioni industriali intrapresa dalla direzione amministrativa dell’azienda. «La mancata comunicazione della procedura di vendita del gruppo, in un momento in cui tutti, ministero dello sviluppo economico, parlamentari, istituzioni locali e segreterie sindacali, spingono per una seria messa sul mercato di Eurovinil, è a dir poco sconcertante – precisano -. Invece di lavorare perché si possa intravedere uno spiraglio sui lavoratori si fanno manovre tenendo tutti all’oscuro. Questo rafforza la nostra opinione che questa azienda in virtù non di logiche di mercato, ma di misero lucro finanziario, abbia già ceduto il ramo di azienda, quindi bene hanno fatto i parlamentari nel presentare interrogazioni in parlamento, sia a Roma che ha Bruxelles».
«Per finire ci risulta che, in un momento del genere e in barba alle norme, è stata assunta una nuova dipendente, senza interpellare minimamente il personale in cassa integrazione, ci domandiamo veramente dove vogliamo andare con soggetti del genere – accusano ancora Rsu e segreterie provinciali di categoria per Cgil, Cisl e Uisl -. Tali comportamenti saranno da noi combattuti in tutte le sedi comprese quelle legali. Contrasteremo e fermeremo questo modus operandi scorretto e bieco».
«Allo stesso tempo invitiamo tutte le istituzioni, ministero in primis, ad essere più incisivi nei confronti di chi crede che in Italia abbiamo ancora “l’anello al naso” – concludono -. Non sappiamo quale sia la politica industriale della nuova proprietà, certamente chiederemo un incontro nella speranza che ci venga dato in tempi brevi, e non come sta succedendo con Eurovinil che rimanda di giorno in giorno».