ROMA – «Il primo intoppo è stato non fermarsi all’ospedale di Grosseto. Poteva salvarsi», a parlare è Carmine, uno dei fratelli di Pino Daniele, che, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, avrebbe commentato così la scelta del cantautore di dirigersi verso Roma, alla volta dell’ospedale Sant’Eugenio, dove si trovava il suo cardiologo di fiducia.
«Pino si è sentito poco bene a cena a Orbetello – avrebbe spiegato l’amico Michele -, ma si fidava solo del suo cardiologo quindi ha chiesto alla compagna di portarlo a Roma». «Ho sentito Pino qualche giorno fa, dopo Capodanno, stava bene», conclude poi il fratello Carmine che avrebbe confermato anche come in famiglia tutti, sia lui che le sorelle, hanno lo stesso problema cardiaco di Pino Daniele.
Intanto si fa strada l’ipotesi del doppio funerale, a Roma e Napoli, città natale dell’artista, mentre sul luogo della sepoltura non ci sarebbero ancora certezze. A chiedere di essere cremato è invece stato lo stesso artista nel suo testamento.
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