GROSSETO -“Razionalizzazione delle attività, ottimizzazione dei costi di gestione e incremento dell’efficienza dei servizi. Questi gli obiettivi che hanno spinto Acquedotto del Fiora a partecipare al bando di gara per acquisire il terreno per la nuova sede che sorgerà nell’area di fronte a piazza Marconi, nella cosiddetta piazza delle Stazione”. Il gestore del servizio idrico integrato interviene così per fare chiarezza su quanto chiesto da alcuni consiglieri comunali del centrodestra di Grosseto attraverso la presentazione di una interrogazione in merito alla nuova sede.
“Oggi la presenza di Acquedotto del Fiora nel capoluogo maremmano è frammentata in 8 sedi, alcune di proprietà altre in locazione, che non garantiscono la migliore operatività possibile del personale e nemmeno la migliore fruibilità da parte dei cittadini – prosegue il gestore dell’acqua -. Per questi motivi, dopo una valutazione durata anni, nel dicembre 2013 Acquedotto del Fiora ha definito come ottimale la realizzazione della nuova sede in corrispondenza di piazza Marconi, nella cosiddetta “piazza delle Stazione” e ha siglato un contratto di compravendita con il Comune di Grosseto. Tale scelta, oltre a consentire la razionalizzazione della situazione di dispersione attuale, anche per la sua posizione di essere nel baricentro delle linee di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, dove fanno capolinea tutti i mezzi di trasporto, costituisce un punto ideale per garantire facile accessibilità a tutti coloro che avranno necessità di rivolgersi agli uffici dell’azienda”.
Successivamente alla stipula del contratto l’Azienda, al fine di non appesantire oltremodo la posizione finanziaria della società, ha avviato «con AIT un’analisi di possibile revisione della programmazione temporale degli investimenti per il periodo 2014-2019 dando priorità a quelli che incideranno direttamente sul servizio reso. In quest’ottica la realizzazione della sede, seppur strumento operativo strategico, sarà collocata in annualità con sufficienti risorse finanziarie e pertanto non vengono ravvisate difficoltà nell’accoglimento della proroga richiesta dal Comune, condizione che ci permetterà di rivedere alcune previsioni contrattuali e rispondere alle esigenze finanziarie rappresentateı».