GROSSETO – Seguita, prima a piedi e poi in auto. Seguita sino a quando non si è messa a correre e si è rifugiata in una stradina laterale. Con il cuore in gola e il respiro trattenuto. Una brutta disavventura quella che ha coinvolto ieri sera, verso le 19.40, Federica Falconi, titolare di una libreria in centro, poco dopo la chiusura del negozio. Una domenica sera che ha definito «a rischio scippo».
«Mi trovavo da sola in via Gramsci altezza gioielleria Trilli in direzione Stadio – racconta -, quando vedo di fronte a me avvicinarsi un ragazzo robusto, abbastanza alto, capelli neri senza giacca con un maglione di lana a righe colorate. Mi guarda strano e viene proprio nella mia direzione. Mi mette a disagio, così invece di proseguire nello stesso marciapiede attraverso la strada in direzione della tabaccheria».
«Lui attraversa – perosegue Federica Falconi -, allora mi agito e ritorno indietro. Praticamente abbiamo disegnato un cerchio in mezzo allo spartitraffico di via Gramsci. Lui poi torna indietro ed entra in una macchina grigia tipo una piccola Opel Corsa grigia vecchio modello. Io continuo sempre sul marciapiede destro in direzione viale Sonnino. Affianco la macchina parcheggiata dove dentro c’è quest’uomo e un altro alla guida. Cammino veloce e la macchina si mette in moto e va adagio. Tutto questo fino all’altezza del palazzo degli ex Vigili urbani. Mi avvicino alle strisce e la macchina mi ripassa davanti e poi veloce in viale Sonnino in direzione ponte dei macelli».
«Passo sotto al ponte della ferrovia e mentre attraverso le strisce di via Caravaggio di nuovo la stessa macchina che rallenta di nuovo quando mi vede. Poi girano il rondò e passano sotto la ferrovia. A questo punto mi agito davvero tanto e inizio a correre e mi nascondo in una via. Guarda caso vedo di nuovo sfrecciare la macchina. Alle coincidenze non credo. Era chiaro che volevano scipparmi. Sono entrata in casa a corsa con il fiatone. Ormai a Grosseto c’è da aver paura».