FIRENZE – «I dati a tutt’oggi rilevati sull’Amiata dimostrano standard qualitativi dell’aria buoni anche in questa fase di fermo impanti. Il parametro dell’acido solfidrico, ad esempio, è 8 µg/m3 ampiamente sottoi 150, valore di riferimento dell’OMS. Come era previsto supera la soglia olfattiva che èdi 7 µg/m3, ma ciò non implica risvolti nocivi per la salute umana». La comunicazione arriva dalla regione Toscana.
«I livelli raggiunti dalle sostanze che fuoriescono dalla centrale di Bagnore 3 sono di molto inferiori alle soglie di tollerabilità e questo al di là della percezione data dalla soglia olfattiva che è notoriamente molto bassa. Anche e soprattutto in questa fase di lavori e fermo impianti, inevitabile per consentire il potenzionamento tecnologico degli Amis, le emissioni sono costantemente monitorate da Arpat e la Regione ha già investito Asl che farà altrettanto». Prosegue la nota.
«Quanto alla durata del fermo impianti, a seguito dei rapporti intercorsi fra Regione Toscana e Enel, quest’ultima ha comunicato che sta facendo di tutto per comprimere i tempi e quasi li dimezzerà, salvo imprevisti, prevedendo la riattivazione dell’impianto nella settimana dal 15 al 20 dicembre anzichè in quella del 30 dicembre». Conclude la nota.
Aria
Rispetto agli inquinanti che destano maggiori preoccupazioni, l’ammoniaca ed il materiale particolato fine, la centralina di monitoraggio della qualità dell’aria di Merigar, della rete ENEL, la più vicina e quindi la più influenzata dalle emissioni delle centrali di Bagnore 3 e 4, ha misurato nei mesi di luglio e Agosto 2014 valori per l’ammoniaca inferiori alla metà del valore soglia di cautaela sanitaria indicata dalla WHO (World Healt Organization).
Anche per il materiale particolato fine PM10 i valori registrati dalla centralina di Merigar e dalla campagna di misura PATOS nel corso del 2013 e 2014 a Piancastagnaio indicano un valore di 16 µg/m3 inferiori alla metà del valore limite previsto dalla normativa vigente che è pari a 40 µg/m3 come media annua, confrontabile con quanto misurato nella centralina di fondo regionale di Chitignano (AR) situata all’interno del parco delle foreste casentinesi, di 13 µg/m3, che rappresenta per questo inquinante, il valore più basso della Toscana.
Il vapordotto di interconnessione
Il vapordotto di interconnessione realizzato da Enel Green Power che collega i due impianti, Bagnore 3 e Bagnore 4, funzionerà in entrambe le direzioni e non a senso unico come qualcuno teme. Innanzitutto non ha niente a che vedere con l’AMIS, ha invece la funzione di trasportare vapore ai gruppi di produzione in ingresso alla centrale.
La tubazione assolverà pienamente alla sua funzione ovvero smistare il vapore verso i gruppi di produzione dell’impianto di Bagnore 4 in caso di fuori servizio per manutenzione della centrale di Bagnore 3 e viceversa, funzionando quindi ovviamente in entrambe le direzioni