di Barbara Farnetani
GROSSETO – Imparare le regole per andare in bicicletta in maniera sicura. È il fine di In-segna-l’etica, il progetto che, per il secondo anno, si pone l’obiettivo di insegnare ai ragazzi delle scuole ad andare in bicicletta minimizzando i rischi.
Il progetto, voluto da Fiab Grossetociclabile, e sostenuto da Questura, Prefettura, Comune di Grosseto, ufficio scolastico e Banca della Maremma si rivolge ai ragazzi delle ultime due classi delle elementari e a quelli delle medie, ed è nato in seguito ad una serie di incidenti gravissimi avvenuti nell’estate 2013 in città tra cui quello in cui perse la vita Pietro Magagnini.
«Lo scorso anno quando vennero da me Fiab e l’ispettore capo Margherita Procopio l’iniziativa mi sembrò subito molto interessante – afferma il prefetto Anna Maria Manzone, specie per una provincia come questa in cui la bicicletta è un mezzo che si può usare facilmente e che viene usata da tutti, anche i ragazzi per andare a scuola».
Il progetto, nel primo anno, ha coinvolto 60 ragazzi e quest’anno si sposterà anche in scuole fuori dal comune di Grosseto. Anche perché ai ragazzi è piaciuto tantissimo. «È un progetto importante perché insegna ai ragazzi le regole – prosegue il prefetto – le regole per evitare incidenti o farsi male, e questo è sempre un messaggio importante, perché significa costruire generazioni future rispettose degli altri. E significa anche portare questo messaggio ai più grandi, agli adulti, perché i ragazzi si fanno portavoce di ciò che imparano» (nella foto a fianco Margherita Procopio, Angelo fedi e Stefania Magagnini).
Paolo Lecci, presidente del consiglio comunale di Grosseto parla di un progetto utilissimo, «in un territorio in cui, in bici, ci si può spostare e arrivare ovunque». Il Comune di Grosseto ha anche garantito il proprio sostegno economico al progetto.
«Questo progetto parte da quella bici bianca che mettemmo dopo la morte di Pietro Magagnini – ricorda Angelo Fedi presidente Fiab -. Vogliamo insegnare ai bambini le regole utilizzando il loro linguaggio. Non è solo una questione di etica, vogliamo che sappiano che rispettare le regole significa salvarsi la vita, purtroppo dal 2010 è aumentato il numero degli incidenti, sino ad ora sono 60. i ragazzini devono sapere che andare in bici significa essere consapevoli, senza fanalino di notte ad esempio ci si espone a forti rischi, come procedendo contromano».
Per le scuole che parteciperanno (la prima è quella di Civitella Paganico) a fine anno è previsto anche un concorso.
Per informazioni o per partecipare al progetto: www.grossetociclabile.it grossetociclabile@gmail.com