SCARLINO – «Se c’è una ripresa lavorativa deve coincidere con una maggiore occupazione dei lavoratori anche nel periodo di “bassa stagione”» così Massimiliano Gatti della Filcams Cgil commenta i dati sulla stagione appena passata al porto Marina di Scarlino. «Apprendiamo dalla stampa che “è stata un’estate di crescita che fa ben sperare per il futuro della struttura”. Non possiamo che associarsi a questa speranza, ci teniamo a precisare però che attualmente vige un contratto di solidarietà di tipo difensivo stipulato il 7 agosto 2014, che è servito, in seguito ad una apertura di procedura di mobilità iniziata dall’azienda a evitare il licenziamento di nove persone». «Suddetto contratto di solidarietà è applicato, con percentuali che variano come picco massimo mensile dal 20 al 95% – prosegue la Cgil -. Per questo auspichiamo che i lavoratori vengano coinvolti con percentuali minori possibili, e se c’è una ripresa lavorativa, a nostro avviso, deve coincidere con una maggiore occupazione dei lavoratori anche nel periodo di “bassa stagione”».
«Come organizzazione sindacale chiediamo che anche i lavoratori coinvolti al 95% nel contratto di solidarietà debbano, anche se per pochi giorni, rientrare a lavoro – precisa Gatti -, perché anche se è vero che con il contratto di solidarietà è garantito uno stipendio mensile più alto rispetto alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria, è assolutamente importante mantenere il contatto con l’ambiente lavorativo. Con l’azienda abbiamo anche ribadito l’importanza di sfruttare questi periodi per fare formazione visto che, come dichiara la Marina di Scarlino, i numeri della clientela straniera sono in aumento “in testa la clientela del nord est europeo, russi, seguiti da belgi e tedeschi” quindi le lingue, il marketing e gli strumenti informatici che cambiano, si aggiornano in continuazione, sono, per il lavoratore, sempre più necessari e indispensabili strumenti per lo sviluppo del suo know how».