Grosseto – La prefettura di Grosseto ha pubblicato sul suo sito istituzionale l’elenco delle persone che ancora non sono state rintracciate. Per consultare l’elenco si può cliccare su questo link: http://www.prefettura.it/grosseto/news/1416158.htm#News_22384.
Le vittime accertate del naufragio della Costa Concordia nelle acque dell’isola del Giglio invece sono 11. Alle sei morti accertate fino ad oggi si aggiungono altre cinque vittime, quattro uomini e una donna I cadaveri sarebbero stati ritrovati all’interno della nave dai sommozzatori nella parte ancora sommersa della poppa.
L’inchiesta – Il Gip, Valeria Montesarchio, ha deciso di non convalidare il fermo del capitano Francesco Schettino e di concedergli gli arresti domiciliari non ritenendo evidentemente che sussistessero il pericolo di fuga o di inquinamento delle prove, motivi per cui il Procuratore, Francesco Verusio, aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. Già da questa sera, dunque, Scehttino, che deve rispondere di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave, potrebbe rientrare a Meta di Sorrento dove vive. Sorpreso il procuratore, che ha commentato:” non capisco la decisione del Gip, perché da un lato non ha convalidato il fermo ritenendo non ci fossero gli estremi, e dall’altro ha ritenuto di dover comunque applicare una misura cautelare”. Schettino ha poi negato l’abbandono della nave affermando di esserne stato sbalzato via e che a quel punto fosse impossibile risalire. Il suo avvocato, Bruno Leporatti, parlando della procedura dell’inchino, ha detto: “C’è stato un passaggio sotto costa, ma non è stato specificato se si trattasse dell’inchino” “Quando il Procuratore della Repubblica ha chiesto se era disposto a sottoporsi a test tossicologici – ha continuato Laporatti – il mio assistito ha accettato immediatamente” Schettino sarà dunque sottoposto a esame dei capelli e delle urine.
La protezione civile e le ricerche – Per seguire da vicino le operazioni e partecipare alla riunione di oggi nella sala operativa dell’unità di crisi di Grosseto è arrivato in Maremma il Capo Dipartimento della Proteziona Civile nazionale Franco Gabrielli (nella foto). durante le operazioni di ricerca all’interno della nave sono state utilizzate delle cariche esplosive per aprire dei varchi e consentire ai sommozzatori di perlustrare i locali sommersi della Concordia.