di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Rapidi, informali e gratuiti, sono i nuovi strumenti di tutela a disposizione degli utenti di Acquedotto del Fiora. Da oggi, infatti, gli utenti che ritengono il servizio erogato non coerente con i requisiti del contratto di fornitura, possono ricorrere alla conciliazione paritetica, rivolgendosi a una delle associazioni di consumatori iscritte al Crcu (Comitato regionale consumatori e utenti). In alternativa c’è la possibilità di richiedere l’intervento della commissione conciliativa regionale che chiama in causa oltre ai rappresentati del gestore e dell’utente, anche il difensore civico regionale con funzione di presidente. «Correttezza e trasparenza sono al centro del nostro operato – spiega Tiberio Tiberi, presidente di Acquedotto del Fiora -. Il rapporto con i cittadini è fondamentale, anche per questo abbiamo 230mila contatti annui con i nostri utenti. Logico introdurre anche la conciliazione regionale come ulteriore tutela degli utenti, anche se Acquedotto del Fiora fornisce già un servizio di qualità apprezzato dalla gran parte delle utenze».
«La Toscana è stata la prima regione a introdurre questa procedura – aggiunge il difensore civico regionale Lucia Franchini -, ci auguriamo che questo sia da esempio per tutta l’Italia, anche perché si tratta di buone pratiche». Per Acquedotto del Fiora sarà la prima esperienza di questo tipo: «Non abbiamo tantissimi reclami – osserva Alessandra Bellumori dell’area commerciale -, perché la nostra politica è quella di venire incontro sempre all’utenza. Di contro fa piacere avere inserito strumenti in più, gratuiti e accessibili a tutti. Le controversie si potranno risolvere molto rapidamente, nell’arco di 30-45 giorni». Da altre parti, invece, i numeri sono piuttosto consistenti: «Nel 2013 abbiamo avuto circa 600 conciliazioni solo nelle tre aziende di servizio idrico che si erano dotate dello strumento – precisa Matteo Vagli, funzionario del consiglio della Regione Toscana -, ma più di ogni altra cosa è importate sottolineare che il 90% delle controversie è risolto in questo modo».
La conciliazione regionale sarà quindi strumento in più a tutela degli utenti, ma anche cartina tornasole per Acquedotto, in base a feedback ricevuti: «E’ una questione di diritti e di doveri – dichiara il direttore operazioni Lorenzo Pirritano -, ma fornirà motivo di crescita e miglioramento per noi, mentre i cittadini potranno conoscerci meglio». «Ci sono spunti da prendere per migliorarsi – conclude l’amministratore delegato Aldo Stracqualursi -. Maggiore è la disponibilità di strumenti a disposizione per i cittadini, maggiore è anche la nostra crescita. Importante, inoltre, essersi dotati di uno strumento equidistante e indipendente, che possa fornire garanzie ad entrambi le parti». Regolamento e moduli relativi al servizio sono scaricabili sul sito www.fiora.it