Gavorrano – I negozi del comune di Gavorrano potranno stare aperti senza più limiti d’orario. Il sindaco Massimo Borghi ha firmato l’ordinanza che annulla tutte le precedenti prescrizioni e dà attuazione alla riforma voluta dal governo Monti sulla liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali.
«Nel rispetto della legge nazionale – scrive il sindaco Borghi – ho provveduto ad emanare un’ordinanza che, abrogando le ordinanze in vigore per quanto concerne gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, permette al singolo esercente di stabilire i propri orari, senza limitazione alcuna. Anche l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha consigliato gli Enti di provvedere in tempi rapidi all’emissione dell’ordinanza in questione, in quanto la legge che liberalizza gli orari dei negozi è esecutiva.
«Ho agito solo perché è un atto dovuto, ma non condividendo assolutamente lo spirito della legge. Ritengo la liberalizzazione degli orari, semplicemente, un regalo alla grande distribuzione ed un forte danno alle piccole aziende commerciali, per lo più in difficoltà a causa della crisi che abbattendosi pesantemente sul settore, provoca una diminuzione dei consumi molto importante. Le piccole aziende commerciali non sono attrezzate per battere la concorrenza della grande distribuzione».
«Non vedo come la norma possa portare ad una abbassamento dei prezzi, in quanto la politica dei prezzi è legata a fattori diversi come il costo dei carburanti e la filiera lunghissima che la merce percorre prima di approdare sugli scaffali dei negozi, a disposizione della clientela. Non sono affatto convinto che la liberalizzazione degli orari possa di per sé portare a nuova occupazione stabile e duratura, in quanto nel nostro ordinamento abbiamo ben 46 modelli di rapporto di lavoro all’interno dei quali esistono forme di flessibilità che rasentano la barbarie, come il lavoro a chiamata, il lavoro per un giorno».
«La legge uccide la concertazione nel campo della definizione degli orari degli esercizi commerciali, la concertazione era infatti una cosa importante, in quanto consentiva di ragionare e trovare quelle soluzioni positive capaci di contemperare le esigenze di tutti, partendo da quelle delle piccole aziende a gestione familiare, non per puro conservatorismo, ma per buonsenso. Nel recente passato grazie alla concertazione, nel Comune di Gavorrano avevamo emesso un’ordinanza che non aveva incontrato problemi, frutto di un lavoro serio, tra Amministrazione Comunale, Associazioni di Consumatori, Associazioni del mondo del Commercio sia della piccola, come della grande distribuzione».
«Sono particolarmente in sintonia con la Regione Toscana e auspico che possa avere ragione. Alla piccola distribuzione, ai tanti esercizi di vicinato non resta che scegliere la qualità delle proprie merci e dei prodotti che proporranno alla clientela, auguro loro di poter resistere, di poter mantenere in vita le loro importanti attività, essenziali per la qualità della vita in un Comune come il nostro, fatto di tante piccole frazioni, dove il negozio è anche il punto di aggregazione e di ritrovo sociale tra i cittadini».