Grosseto – Naufragio, disastro e omicidio colposo. Questi i tre reati ipotizzati dal Procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio che sull’incidente di Isola del Giglio ha aperto un’inchiesta.
Al momento non ci sono ancora indagati ”Dobbiamo verificare chi era al comando della nave – afferma il Procuratore Verusio – dove si trovava il comandante, e capire le cause dell’incidente” (nella foto la Costa Concordia adagiata su un fianco di fronte al porto del Giglio – Foto: profilo Facebook Provincia di Grosseto).
Intanto è stata disposta l’autopsia sui corpi delle 3 vittime, due turisti francesi, Francis Servel e Jean-Pierre Micheaud e Thomas Alberto Costilla Mendoza, di nazionalità peruviana, membro dell’equipaggio, anche se non ci sarebbero dubbi sulle cause del decesso per annegamento.
Ancora incerto il numero delle vittime, oltre ai 3 morti accertati, ai 40 feriti, due dei quali in gravi condizioni, ricoverati a Siena e Grosseto, ci sono ancora 70 persone disperse che però potrebbero anche essere sbarcate sull’isola. Per avere un dato più preciso sul numero dei dispersi, ha spiegato il Procuratore “stiamo aspettando di ricevere gli elenchi delle persone identificate a Porto Santo Stefano per poi confrontarlo con quello dei passeggeri”.
Parlando di eventuali dispersi, il Prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi ha detto che “è un problema che dovremo risolvere nelle prossime ore, si tratta di un’operazione complessa”.
La ricerca è resa più difficile dalle dimensioni della nave, ma anche dal fatto che parte delle cabine si trova sommerso dall’acqua e dunque raggiungibile solo dai sommozzatori.
L’unica nota positiva, secondo i Vigili del Fuoco, è che “l’imbarcazione è adagiata su un fianco e probabilmente non si inabisserà ulteriormente”.
Anche la Capitaneria di porto di Livorno ha aperto due inchieste, una penale e una amministrativa “E’ molto prematuro fare ipotesi sulla causa del disastro”ha detto un funzionario della Guardia costiera di Livorno secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, “le due ipotesi più plausibili, al momento, sono l’errore umano o la rottura della strumentazione”.
Guardia Costiera e Magistratura hanno già sentito sia il Comandante della Concordia, Francesco Schettino, che si trova in stato di fermo.
La Costa Crociere, attraverso il suo direttore generale Gianni Onorato, ha fatto sapere che ”Le procedure di sicurezza previste in questi casi sono state eseguite nei tempi corretti”. E ”corretta” sarebbe stata anche ”la decisione del comandante di evacuare la nave Concordia quando ha ritenuto che ci fossero le condizioni di sicurezza. La repentina inclinazione della nave – ha aggiunto Onorato – ha reso complicate le procedure di evacuazione”.
Nel pomeriggio sono stati inviati 3 mezzi che hanno disposto delle paratie anti-inquinamento per evitare che il carburante a bordo della nave si riversasse in mare, dato che l’incidente è avvenuto all’interno della riserva naturale dell’Arcipelago toscano.
Al momento, comunque, il sindaco del comune dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli, ha escluso che si siano verificati sversamenti di carburante nelle acque della zona.
Intanto anche il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha aperto un’indagine per accertare eventuali responsabilità dell’affondamento della Costa Concordia.
Pochi minuti fa il nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco, dopo un’ispezione della parte emersa dell’imbarcazione ha recuperato la scatola nera della nave.
Intanto si sono concluse tutte le operazioni di partenza dei naufraghi dal centro di prima accoglienza organizzato nei locali delle scuole di Porto Santo Stafano: sono state oltre 4mila le persone che sono transitate dal centro, dove hanno trovato cure mediche e si sono potute rifocillare. Con i mezzi messi a disposizione da Tiemme Spa e da Costa Crociere, i naufraghi hanno raggiunto i luoghi di destinazione: 854 di loro sono già ospitati in molte strutture ricettive intorno a Grosseto.
Oltre alla Provincia, ai Comuni e alle forze di sicurezza, un grande sostegno è venuto dalla popolazione del Giglio e dell’Argentario, che si è adoperata fin dal primo momento per prestare ogni tipo di aiuto.