SANTA FIORA – Sono iniziate le attività, da parte di ENEL Greenpower, per l’avvio della centrale geotermoelettrica di Bagnore 4. «La realizzazione della nuova centrale ha comportato la costruzione dei due gruppi da 20 MW di Bagnore 4 e dei relativi impianti AMIS e dell’impianto di abbattimento dell’ammoniaca – spiega Arpat -. Sono stati anche realizzati nuovi pozzi geotermici e i collegamenti fra i pozzi e le centrali di Bagnore 3 e 4. Già dal mese di settembre si sono avute situazioni che hanno comportato lo sforo in atmosfera di fluidi geotermici, gli effetti sulla qualità dell’aria sono stati limitati. Per periodi brevi, dell’ordine massimo di alcune ore, si sono avuti superamenti in almeno una stazione della soglia di odorabilità ed è quindi stata con ogni probabilità avvertibile la caratteristica maledoranza».
«Nelle prossime settimane, è prevista l’effettuazione delle attività propedeutiche all’avviamento dei due gruppi della Centrale Bagnore 4, alla messa in funzione degli impianti di abbattimento AMIS e dell’impianto di abbattimento dell’ammoniaca oltre alle verifiche e test dei sistemi di interconnessione previsti nelle prescrizioni relative alle autorizzazioni rilasciate – prosegue Arpat -. Proprio al fine di effettuare tali attività di verifica e messa in esercizio dei vari sistemi si ripeteranno quindi situazioni di sfioro di fluidi geotermici dalle piazzole minerarie e dalla centrale di Bagnore 4. Dal calendario di massima, fornito da ENEL Greenpower, risulta che quantomeno tali sfioramenti si verificheranno fino a tutto il mese di novembre»
In particolare:
• Prima metà di ottobre: prima apertura (post ripristino) del pozzo Bagnore 25A, con emissioni in postazione per 1-2 gg.
• Seconda e Terza settimana di ottobre: prove di avviamento del gruppo 1 di Bagnore 4, con emissioni al silenziatore di centrale per 2-3 gg;
• Prima metà di novembre: apertura dei pozzi al Bagnore 22, con limitate e brevi emissioni in postazione
• 10 -25 novembre primo avviamento dei gruppi 1 e 2 di Bagnore 4 con emissioni al silenziatore di centrale per 4-5 gg.
«Gli effetti ambientali che deriveranno da questa fase di avviamento sono stati valutati nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e concerneranno, salvo situazioni eccezionali e prevedibilmente di breve durata, rumori ed emissioni, dall’insieme dell’area geotermica (piazzole, centrali di Bagnore 3 e 4), dell’ordine di quelle che si sono avute fino ad oggi nelle situazioni di fermo della centrale di Bagnore 3 – precisa ancora Arpat -. La concentrazione di H2S rimarrà quindi con ogni probabilità ampiamente inferiore ai valori guida previsti dall’ Organizzazione Mondiale per la Sanità OMS, per l’acido solfidrico. ARPAT ha effettuato ed effettuerà sopralluoghi per seguire l’andamento dei lavori e verificare il rispetto delle prescrizioni previste dall’atto conclusivo del procedimento di VIA, fra le quali quelle che prevedono la predisposizione di appositi punti di campionamento delle emissioni nelle varie condizioni di esercizio della centrale».