GROSSETO – Un incontro che ha riunito intorno al tavolo i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e della Polizia municipale, dell’Amministrazione provinciale, della Asl e dell’Arpat (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), si è svolto questo pomeriggio nel Palazzo comunale. Obiettivo quello di confrontarsi rispetto ai casi di cattivo odore segnalati da vari cittadini in alcune parti della città, in particolare nelle zone di Istia d’Ombrone e del quartiere Casalone.
A convocare l’incontro il Sindaco Bonifazi: «per coordinarci con le varie realtà allertate dalle segnalazioni, che ringrazio di essere venute, e per garantire la nostra massima attenzione rispetto a tutti i potenziali rischi igienico-sanitari che si possono verificare in una città. Continueremo i controlli».
Dopo i primi sopralluoghi compiuti dalla Polizia Municipale nei giorni scorsi, che avevano individuato la presenza di forti odori dovuti alle procedure stagionali di concimazione (amplificate dalle temperature medio alte e dall’alta pressione atmosferica) anche con il digestato prodotto dagli impianti a biomasse, nella giornata di ieri e di oggi si sono svolti altri controlli.
I vigili urbani hanno ispezionato varie aree, soprattutto nei pressi di Istia d’Ombrone, Casalone e Principina Terra, non verificando sversamenti fuori norma. Anche l’Arpat ha compiuto le prime verifiche nelle aree circostanti gli impianti non individuando a sua volta particolari criticità.
Adesso l’Amministrazione comunale attuerà un programma di controlli incrociati (sopralluoghi e documentazione) dei PUA (Piani di Utilizzazione Agricola) ai quali chi produce e sparge digestato deve attenersi (ad esempio si può spargere solo su terreni effettivamente coltivati), come del resto deve rispettare le norme cosiddette di “buona pratica agricola”. Tali controlli saranno particolarmente accurati e serviranno per capire se tutti gli impianti rispettano sempre i vincoli che li riguardano.