FIRENZE – “Clemenza non è parola che appartenga al mio vocabolario nei rapporti con imprese e soggetti privati di ogni tipo. Specie in tempi di crisi come questi le imprese non chiedono clemenza alla politica, ma piuttosto regole chiare e decisioni conseguenti. Tantomeno ritengo che si possa solo ipotizzare alcuna forma di lassismo quando si parla di salute pubblica” replica l’assessora regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini alle affermazione dell’onorevole e consigliera comunale Monica Faenzi sulla vicenda Solmine e le presunte emissioni.
“Proprio sul terreno della chiarezza mi auguro un contributo presso il Ministero dell’ambiente anche dell’onorevole Faenzi visto il suo ruolo in Parlamento – prosegue Bramerini – . Gli enti locali interessati hanno sempre tenuto un ruolo attivo con il Ministero dell’ambiente competente, da sempre, al rilascio delle autorizzazioni alla Solmine e con questa un rapporto trasparente improntato al confronto e basato sugli approfondimenti che nel tempo sono stati fatti sulle questioni a volte complesse che l’hanno riguardata . Basta pensare all’evoluzione che nel tempo ha avuto la normativa ambientale sulla corretta classificazione delle ceneri di pirite”.
“A questo aggiungo – conclude l’assessora Bramerini – che la nostra Agenzia regionale ha svolto un ruolo importante nei controlli all’impianto e nella verifica del rispetto delle prescrizioni dell’AIA nazionale, compiti che spettano all’Ispra (come per tutte le Aia nazionali) che si avvale dell’Arpat anche e soprattutto per i controlli alle emissioni e per le analisi di laboratorio”