FIRENZE – “Il Piano del paesaggio rappresenta un’importante apertura al mondo agricolo. Sono 200mila gli ettari di superficie (il 10 per cento di tutta quella regionale) che questo strumento permette di recuperare a fini agricoli”.
A margine della firma dell’Accordo di programma sulla depurazione delle acque costiere apuo versiliesi, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, torna sulle polemiche circa una presunta penalizzazione per chi vuole estendere la superficie coltivata a vigneti.
“Chi dunque volesse recuperare i terreni abbandonati – ha precisato il presidente – sarà ben accolto. Ho letto le polemiche ma mi pare normale che si discuta quando si fa un piano del paesaggio. Per il resto apriremo presto un tavolo di confronto con gli imprenditori e anche con la Commissione che si occupa del Piano. Attendiamo le proposte degli agricoltori e sono sicuro che troveremo un giusto punto di equilibrio”.
Rossi ha ricordato infine che la Regione ha tolto i vincoli della legge Galasso sulle aree boscate non di pregio cresciute negli anni Sessanta dopo l’abbandono delle terre e ha finanziato con 155 milioni di euro il reimpianto dei vitigni di cui hanno beneficiato circa 10.000 imprenditori agricoli e che durante il 2014 sono stati 17 i milioni di euro impiegati a questo scopo. Ha quindi invitato a non sottovalutare la semplificazione delle attuali procedure urbanistiche prevista dal Piano. Tra queste la possibilità di realizzare medi e piccoli annessi agricoli senza dovere presentare impegnativi e costosi piani di miglioramento aziendale.
“E’ vero – ha concluso Enrico Rossi – che nel Piano paesaggistico abbiamo segnalato le criticità e fatto raccomandazioni rispetto a possibili rischi idrogeologici in presenza di un indiscriminato sviluppo intensivo. Ma nel Piano non c’è nessun vincolo né divieti, ma soltanto raccomandazioni”.