GROSSETO – A pochi mesi dalla chiusura del primo ciclo di lezioni, torna il corso per diventare “amministratori di sostegno”, promosso da Coeso Società della Salute e dalla cooperativa Uscita di Sicurezza, con il sostegno del Comune di Grosseto e della Asl 9, con l’obiettivo di creare una lista di volontari disponibili a sostenere, attraverso azioni di vario genere, le persone in difficoltà.
Il corso gratuito, che avrà inizio nel mese di ottobre, si articolerà in 32 ore di formazione a cura di esperti e avvocati dei Fori di Firenze e Grosseto, e servirà a definire il quadro normativo, il sistema dei servizio sanitari, socio-sanitari e sociali, le modalità di relazione con il beneficiario, i familiari e i servizi e altri aspetti amministrativi e gestionali, come gli obblighi e le responsabilità nella gestione degli interessi patrimoniali del beneficiario. Il calendario delle lezioni sarà stabilito anche tenendo conto delle disponibilità dei partecipanti (iscrizioni fino al 26 settembre, per info: Elena Menghini amministratoresostegno@uscitadisicurezza.grosseto.it,tel. 0564/458899, ogni martedì e giovedì dalle 9 alle 12).
L’amministratore di sostegno è una figura giuridica introdotta dalla legge 6 del 2004 che offre un’importante alternativa alla pronuncia di interdizione o inabilitazione dal parte del giudice tutelare. Rappresenta, quindi, un’opportunità per l’accompagnamento e la tutela delle persone fragili, ma che sono ancora per molti aspetti autonome e che possono trarre un vantaggio apprezzabile da questo tipo di supporto. L’amministratore di sostegno, infatti, affianca un soggetto debole nella cura dei propri interessi, economici e di altro tipo. I compiti dell’amministratore sono diversi da caso a caso, vengono indicati dal giudice nel decreto di nomina, e possono spaziare dall’assistenza nella gestione del patrimonio alla tenuta di rapporti con l’autorità sanitaria per la prestazione di consensi su terapie e cure.
A differenza di quanto avviene con l’interdizione e l’inabilitazione, con la nomina di un amministratore di sostegno si mantiene la centralità del beneficiario perché è delle sue aspirazioni e volontà che l’amministratore deve sempre tenere conto per esercitare il proprio ruolo. Un’altra importante novità da sottolineare è che possono fare ricorso a questo istituto giuridico anche le persone conviventi che desiderano tutelarsi, ad esempio, in caso di malattia.
Proprio per queste caratteristiche il primo corso ha riscosso molti consensi e sono 27 le persone formate che fanno parte oggi di una lista a disposizione del giudice tutelare di Grosseto e alcuni sono già stati incaricati. A luglio, inoltre, molti di loro hanno dato vita all’associazione “Amministratori di sostegno Grosseto” (presieduta da Ettore Babini) con l’obiettivo di condividere esperienze e conoscenze tra chi ha deciso di intraprendere questa esperienza di volontariato.