GROSSETO – Domani, mercoledì 20 agosto “MuraMonAmour – Officine al Cassero” propone ai grossetani il film premio Oscar 2013 come miglior documentario “Sugar Man” (titolo originale “Searching for Sugar Man”) del regista svedese Malik Bendjelloul.
Il film racconta la storia di Sixto Rodriguez, cantautore folk cresciuto nella Detroit degli anni Sessanta e noto con il soprannome di Sugar Man. Nel 1969 viene scoperto in un club della città da Clarence Avant, produttore della Motown Records, già manager di Miles Davis e di lì a poco di un giovanissimo Micheal Jackson. Tra il 1970 e il 1971 escono i primi due album, “Cold Fact” e “Coming From Reality”, che riscuotono ottime recensioni ma si dimostrano due clamorosi flop di vendita. L’etichetta discografica abbandona Sixto Rodriguez che, deluso dall’insuccesso, lascia la chitarra e inizia a lavorare come operaio edile. Dopo quasi trent’anni una telefonata dal Sudafrica cambia all’improvviso la sua vita. Sixto scopre, grazie a due fan che hanno deciso di mettersi sulle sue tracce, che le sue canzoni sono state il simbolo della lotta all’apartheid e di essere un’icona, non solo musicale, in quel lontano paese. Stephen Segerman e Craig Bartholomew Strydom sono i due sudafricani che nel 1998 hanno rintracciato Rodriguez e lo hanno portato in concerto a Città del Capo dopo il lungo oblio. Grazie al documentario Rodriguez, che oggi ha 71 anni, ha avuto un’improvvisa fama internazionale ed è tornato a esibirsi in tour in giro per il mondo. “Sugar Man” è quindi il racconto di una vicenda eccezionale che parla di speranza e di riscatto ma anche della forza della musica. Il regista, che per il film ha ricevuto diversi riconoscimenti culminati con l’Oscar del 2013 per il miglior documentario, è scomparso quest’anno a Stoccolma a soli 36 anni.
I cancelli e il bar del Cassero aprono alle 19. Il film comincia alle 22, ingresso 5 euro.