GROSSETO – Chiarezza e rispetto del percorso tracciato dalla riforma Delrio per quanto riguarda i diepndenti delle province, Sono queste le richieste che arrivano dalla Uilfp, il sindacato di categoria dei dipendenti pubblici e dal delegato di zona Sergio Sacchetti (nella foto).
La Uil ci tiene in questa fase soprautto a scongiurare «“applicazioni personalizzate” come sta perseguendo in questo momento la Regione Lombardia (che vuole le funzioni e non il personale), chiediamo che la politica faccia la sua parte senza bizantinismi o giochetti, che vanno solo a discapito dei lavoratori e della collettività».
«Lo Stato e le Regioni – spiegano dalla Uil – si impegnano ad avviare i conseguenti iter legislativi al fine di intraprendere il riordino delle funzioni e convengono che le decisioni in materia dovranno essere accompagnate dalle necessarie risorse finanziarie. Per quanto attiene il personale, dovrà essere garantito l’esame congiunto con le organizzazioni sindacali per individuare i criteri di mobilità. Sono stati rinviati, quindi, a settembre, i provvedimenti attuativi della riforma Delrio”.
Per la Uil c’è necessità di tutelare «la pubblicità delle deleghe e delle funzioni oggetto di riordino e tutelare i dipendenti interessati in ordine alla salvaguardia del posto di lavoro pubblico, alle professionalità maturate ed alla della “prossimità” del lavoro».
«Una nostra particolare attenzione, guardando in casa “nostra” visto che il confronto si sta articolando sulle funzioni proprie attribuite dalla legge alle Province (vedi sopra) e sulle funzioni delegate dalla Regione Toscana (Formazione, Lavoro, Difesa del Suolo, Agricoltura, ecc), pe le quali, l’8 luglio 2014 è stato firmato un protocollo con ANCI, UPI e Organizzazioni Sindacali, sarà rivolta alle funzioni non ricomprese nei primi due casi (Funzioni Provinciali e Funzioni Regionali), come gli Staff, la Polizia Provinciale, e quelle come Sociale, Sport , Cultura, Turismo, ecc. che potrebbero essere assorbite dai Comuni od altri enti, per le quali allo stato attuale, non c’è niente di definito».
«Cogliamo in ogni caso l’occasione, visto anche il susseguirsi degli ultimi provvedimenti governativi sulla “Pubblica Amministrazione” e sul “Senato”, di segnalare, a puro titolo di contributo alla discussione in itinere a livello nazionale e regionale ed anche allo scopo di escludere “fughe in avanti” oppure ”percorsi privilegiati” di dipendenti, perché appartenenti a questo o quell’altro settore o servizio, che la contrattualistica di settore, già prevede, in caso di “eccedenze” dei criteri di selezione per il personale, quali la situazione di famiglia, con privilegio di chi ha il maggior numero di componenti; – la maggiore anzianità lavorativa presso la pubblica amministrazione; la situazione personale del lavoratore portatore di handicap in gravi condizioni
psico-fisiche; le particolari condizioni di salute del lavoratore e dei familiari».