di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Una targa celebrativa consegnata dal comune di Grosseto, rende omaggio ai due grossetani divenuti campioni d’Europa con la nazionale italiana di hockey su pista. Un successo che mancava da 24 anni, conquistato in casa dei più forti, ovvero quella Spagna apparsa invincibile, ma battuta proprio dagli azzurri. Alla guida, come Ct, Massimo Mariotti, che forse incarna l’espressione assoluta della disciplina in Italia, con lui Edoardo Laiolo, medico della spedizione azzurra che alle tante soddisfazioni ottenute con il Grosseto calcio, ha aggiunto questa con la maglia della nazionale. «Due grossetani importanti per lo sport cittadino – afferma il vicesindaco Paolo Borghi -, perché hanno portato, ancora una volta, in alto il nome di Grosseto. Il successo all’Europeo ci rende orgogliosi di loro e fa piacere vedere che Grosseto è di nuovo la casa di persone di sport capaci di grandi imprese internazionali. Mariotti e Laiolo si aggiungono ad un lungo elenco che va da Luca Banchi nel basket, a Marco Mazzieri nel baseball, passando per Alessandra Sensini nel windsurf, Luca Bidolli nel beach tennis, Giulia Fornai nel pattinaggio artistico e tanti altri. Sapevamo che Grosseto ha una grande vocazione sportiva, ma i successi recenti sono lì a ricordarcelo».
La nazionale di hockey su pista, a tutti gli effetti, ha compiuto una vera e propria impresa, superando la Spagna padrona di casa, ma soprattutto imbattuta dal 2003, con 61 partite ufficiali senza sconfitte. «Ha vinto la forza del gruppo – osserva Massimo Mariotti -, puntando sulle motivazioni abbiamo superato avversari più forti di noi dal punto di vista tecnico. Non nego che questa è stata la vittoria più difficile della mia carriera, supera anche la Coppa dei Campioni vinta con il Follonica, perché superare formazioni come Spagna e Portogallo, nettamente più quotate della nostra nazionale, aggiunge ancora più valore al successo». Se la gode anche Edoardo Laiolo che, alla prima chiamata in nazionale, ha subito centrato il successo: «E’ stata un’esperienza bellissima – spiega -, un onore essere al servizio della maglia azzurra. In questa avventura sono stato coinvolto da Massimo Mariotti, c’è un legame di amicizia sin da quando eravamo ragazzi, unito ad una forte stima reciproca. Adesso non pongo limiti al futuro, ma mi auguro che ci siano altre opportunità come questa e che l’hockey su pista, uno sport bellissimo soprattutto dal vivo, abbia uno sviluppo e un seguito maggiore».