FIRENZE – «Se la Giunta regionale avesse proseguito l’iter della nostra mozione approvata in Consiglio regionale quasi 3 mesi fa, forse adesso non staremmo parlando dell’ennesimo lupo ucciso e appeso in piazza». È l’accusa che lancia il capogruppo di Più Toscana/Nuovo Centrodestra in Regione, Antonio Gambetta Vianna, che torna a sollecitare la nota d’attuazione della mozione n° 766 “in merito al problema dei lupi e degli ibridi per le attività agricole” approvata in Consiglio regionale lo scorso 9 aprile.
«Se la Giunta attuasse la nostra mozione – prosegue l’esponente di PT/Ncd, che è membro della II commissione “Agricoltura” –, sarebbe rivista la legge regionale 26/2005 arrivando ad estendere le coperture assicurative fornite alle aziende zootecniche toscane aggiungendo la copertura per i danni causati dai predatori, oltre che quella per i costi di smaltimento delle carcasse. Sono sicuro che con questa modifica gli allevatori vivrebbero un po’ più tranquilli anche dopo un attacco da parte dei lupi o degli ibridi. Invece si continua a tergiversare e intanto si assiste a barbarie come quella di Semproniano».
Gambetta Vianna condanna apertamente «il gesto ignobile che è andato in scena nel comune maremmano. Capisco che si è arrivati all’esasperazione per la questione lupi, ma certe scene non vorrei mai vederle e soprattutto non sono giustificabili. Comunque, bisogna trovare anche il modo di allontanare i lupi e gli ibridi dalle greggi perché le pecore, per produrre un buon latte, devono vivere tranquille, senza alcuno stress».